LA DEMONIZZAZIONE DELL’ISLAM E LA DIASPORA DEI CRISTIANI D’ORIENTE . PER IMPADRONIRSI DELL’ASIA, GLI UNI DEVONO PIEGARSI, GLI ALTRI ANDARSENE PER NON PROVOCARE MOTI DI SOLIDARIETÀ DELLA CHIESA UNIVERSALE RIMASTA IL SOLO AVVERSARIO GLOBALE. di Antonio de Martini

Http://corrieredellacollera.com il tambureggiare della propaganda bellicista ci impedisce di fermarci a ragionare su quel che percepiamo proprio come il rewind veloce di un video ci impedisce di vedere chiaramente il susseguirsi delle immagini di un film.
Le ansie che nascono dalle nostre preoccupazioni immediate circa le eventualità di una guerra, ci impediscono spesso di cogliere il significato degli eventi che scorrono sotto i nostri occhi.
Fermandosi a pensare ed incrociando i fatti con la geopolitica, prendono forma alcune ipotesi.

Barak Obama ha annunziato che chiederà al Senato l’autorizzazione a bombardare l’Irak.
È un facile modo di ottenere un voto favorevole ora che i repubblicani hanno la maggioranza ( di due voti) e che la lobby della industria bellica e quella filo Israele sommeranno i rispettivi sforzi nella stessa direzione.

Intanto Obama ( la notizia è del NYT del 7 novembre) ha emesso un executive order per inviare altri 1500 “consiglieri militari” destinati alla provincia di Anbar, raddoppiando così il numero degli ” advisors” in Irak , segnalando contemporaneamente la disponibilità della Casa Bianc a cedere altri fondi alla lobby della guerra.

Ecco inaugurato il prossimo biennio di convivenza forzata tra il Senato repubblicano e la presidenza democratica. . Un biennio tutto focalizzato sulla destinazione da dare ( alla Difesa o al Welfare) alle residue disponibilità di bilancio degli Stati Uniti d’America.

Prime vittime designate di questa manovra, i finanziamenti privati alla campagna della Hillary Clinton: Obama è disposto a trattare ( la lobby incasserebbe nuovi fondi con due anni di anticipo) e comunque i repubblicani dopo questo successo hanno maggiori chances di piazzare un loro candidato alla presidenza. Comunque la si veda, la Hillary ha ricevuto un colpo oltre la perdita dell’Arkansas.

Però il gesto distensivo, quello di Obama verso il Congresso, mi pare prevalentemente destinato alla pubblica opinione perché in realtà il Presidente può continuare a fare il monarca grazie a due strumenti costituzionali a sua disposizione: il diritto di veto e gli executive order.

D’altronde, mi viene da pensare che l’Irak viene bombardato già da tre mesi, senza coinvolgere il Congresso.

Approfondendo, noto che l’Irak è stato bombardato da ben quattro consecutivi presidenti degli Stati Uniti nell’ultimo quarto di secolo. Quindi non è una coincidenza e non esprime la necessità di combattere l’ISIL/ISIS, EI/ DAESCH : è una strategia di lungo respiro. Proviamo a individuarne i contorni.

L’ATTACCO È AI PAESI ISLAMICI

Se approfondisco l’analisi, oltre all’Irak sono stati bombardati nove paesi mussulmani, anche non arabi ( Afganistan, Pakistan, Yemen, Somalia, Irak, Kuwait, Siria, Libia, Sudan) .
Anzi facendo una ricerca più attenta – come ha fatto il giornalista Greenwald , quello che ha dato voce a Snowden – i paesi islamici colpiti dai bombardamenti ed altre azioni armate offensive Nord americane, includono anche la Bosnia, il Kosovo e l’Iran e il Libano, senza contare i paesi attaccati da alleati degli USA come Israele o l’UK ( Egitto Palestina e Tunisia…) .

Uscendo dall’area MENA (Medio oriente più nord Africa) , sono stati bombardati anche altri paesi mussulmani in Africa occidentale dall’alleato francese : il Mali, La Repubblica Centro Africana e il Chad.

Bombardare con un bilancio di vittime superiore al milione diciannove paesi , tutti mussulmani, non può essere una coincidenza , ma in quale cornice strategica si inquadrano? Qual’è l’obiettivo finale? Cosa mi fa pensare che si tratti di azioni concertate?

LA PROPAGANDA GLOBALE CHE LEGA GLI USA ALLE STRAGI

A queste azioni belliche-stragiste si aggiungono le continue comunicazioni a livello planetario miranti a :

A)disumanizzare i mussulmani indicandoli come fonte di ogni male. Il nemico disumanizzato si uccide più facilmente. Gli esempi di questa campagna sono quotidiani.

B) ridicolizzare i precetti religiosi ( che sono in massima parte gli stessi degli ebrei) , attribuendo delitti di singoli alla intera comunità mussulmana da un miliardo e mezzo di persone su cinque continenti,

https://m.youtube.com/watch?v=zRlm4o6he74C) facendo – ad esempio- fare il giro del mondo a un incidente automobilistico spacciato per attentato terroristico ( in Canada e a Gerusalemme, dove, per fortuna, la polizia ha smentito ogni matrice politica)

D) mostrando squinternati americani suggestionati dalla propaganda ossessiva , “convertirsi” e tentare improbabili stragi con asce.

Si attribuiscono motivi religiosi alla follia omicida ( tratto costante della cultura nord americana), Michel Moore ha dimostrato che è un fenomeno schiettamente americano e sparatorie, persino in scuole elementari, ce lo ricordano costantemente,

possiamo ragionevolmente ipotizzare che esista un piano reciprocamente implementato tra i media e il complesso militar-industriale americano ( BREZINKI ha scritto più volte che l’86 % della comunicazione mondiale è “made in USA”) cui a volte si aggiungono altre lobby . Se si vuole negare che si tratta di un prodotto USA, allora bisogna negare che la comunicazione globale è USA all’86 %. Impossibile.

La potenza del complesso militar-industriale fu individuata dal Presidente Eisenhower fin dal 1960 ( vedi il testo autentico del discorso di addio in cui mise in guardia contro costoro.
http://www.eisenhower.archives.gov/research/online_documents/farewell_address/Reading_Copy.pdf) .

Da allora l’influenza di questa lobby è cresciuta a dismisura al punto di condizionare l’autorità presidenziale ormai declinante rispetto ai grandi presidenti passati e minare nel profondo i principi democratici su cui si fonda la società americana che abbiamo conosciuto e ammirato.

A questo piano anti mussulmano – i cui obiettivi cercheremo di chiarire – si sono aggiunte alcune iniziative collaterali evidentemente collegate, anche tra loro, sul territorio quali:

LE AZIONI POLITICHE COORDINATE CON QUELLE MILITARI

A) una politica insolitamente generosa, dotata di incentivi, per la concessione di visti di ingresso pluriennali attuata verso i cristiani, abitanti in questi paesi,che accettano di trasferirsi in : USA, AUSTRALIA, CANADA, mentre è carente ogni iniziativa di difesa attiva dei diritti di libertà e di proprietà dei cristiani che si ostinano a rimanere sul posto.

B) la valorizzazione USA e la mediatizzazione esasperata della banda Al Baghdadi , che dispone di armi, addestramento e rifornimenti americani. Le FFAA americane fingono di non riuscire a debellare questo gruppo di banditi che dispone di un apparato di social media avanzatissimo e che vede – ultima trovata – il suo capo ( Baghdadi) inserito nell’elenco dei potenti della terra dalla rivista USA per omosessuali snob FORBES. È di ieri la notizia ” media source” ( senza mai citarla) che racconta della esistenza di un manuale di DAESCH per twittare senza farsi localizzare dalla NSA e della creazione, sempre di DAESCH di una rete di spionaggio composta da donne indiane che seducono per carpire segreti ( Linkedin: Michael Carl
“Priest at Christ the King Church, Wakefield, MA and a motivated, meticulous, fact-centered, veteran Journalist” è il propalatore di questa idiozia. A me ne arrivano trenta al giorno e tutte da canali USA) .

C) la ridicola enfatizzazione dell’ ” Assedio di Kobane“, una cittadina abitata da sunniti e di nessun rilievo tattico o strategico, servita per paracadutare rifornimenti “caduti in mano al DAESCH” , e a distrarre dalla occupazione e cacciata dei cristiani da Mossul così come servì inventarsi “l’Odissea dei cinquantamila Yazydi” ( risultarono cinquemila e rifiutarono di essere evacuati ) per nascondere la realtà di duecentomila cristiani spaventati con le bubbole delle agenzie media USA sul DAESCH e scacciati dal territorio in cui hanno vissuto duemila anni.

IL SOFFOCAMENTO DEL DISSENSO INTERNO.

Negli USA invece , denunziata da Greenwald, e simmetrica a queste invenzioni propagandistiche, esiste una politica persecutoria nei confronti di chi cerca di far notare la differenza di trattamento tra mussulmani ed ebrei su avvenimenti analoghi.
That’s because, as Rula Jebreal told Bill Maher last week, if these oh-so-brave rationality warriors said about Jews what they say about Muslims, they’d be fired“.
Ecco il link per la trasmissione di Bill Maher di cui alla citazione di Greewald.

https://m.youtube.com/watch?v=zRlm4o6he74.

Bene, se la logica e la geografia hanno ancora un valore:

1) gli USA STANNO FACENDO IL ” dressage” ai mussulmani , specie arabi a suon di bombe. È una tecnica behaviouristica precisa. Lo sperimentammo anche noi nel 1943 : bombardamento di Roma e cambio di governo entro una settimana. Armistizio entro quaranta giorni. Reclutamento combelligeranti ( bombe ai riottosi) prestiti per la ricostruzione e alleanza secolare.

PER ESSERE UNA POTENZA GLOBALE BISOGNA SOTTOMETTERE LE RELIGIONI GLOBALI . MUSSULMANI E CRISTIANI SONO UN MILIARDO E MEZZO CIASCUNO E NON SI DOMINA IL MONDO CON UN PUGNO DI PROTESTANTI E FEDI MARGINALI TIPO I BUDDISTI DEL DALAI LAMA PER ANTICHE CHE SIANO.

Da quando Benedetto XVI ha genialmente spiazzato gli anglosassoni dimettendosi e facendo subentrare Papa Francesco, il trattamento riservato per analogia ai cattolici, è stato sospeso e il nuovo Pontefice, con la sua campagna in difesa dell’ ” amatissima Siria” ha imposto una battuta di arresto ai piani predisposti dalle lobby della guerra delle quali ha denunziato le motivazioni in mondovisione dal balcone di S Pietro.

La risposta è stata la nascita del DAESCH , che per evitare future campagne di solidarietà verso i cristiani d’Oriente, ha il compito strategico di spaventare e favorire l’evacuazione di massa dei cristiani. La catena della solidarietà verso i mussulmani deve interrompersi . Niente cristiani, niente notizie, niente appelli.
Ecco perché per evitare azioni di solidarietà in difesa dei cristiani che si risolverebbero ancora una volta in difesa di tutti gli abitanti, è necessario evacuare i cristiani dall’area coinvolta. Spaventarli con decapitazioni, attirarli in paesi lontani, rendere gli abitanti che rimangono sul posto dei paria del mondo che nessuno rimpiangerà.

2) Dopo questo dressage nessun paese islamico – si ritiene – oserà opporsi. Anche nei paesi in cui esistono minoranze islamiche gli interventi militari sono stati comunque pesanti : Myanmar e Filippine.

L’obiettivo è la sottomissione pura e semplice della intera Asia ( Russia suo malgrado coinvolta) senza il controllo dell’Asia e delle sue risorse non si domina il mondo. Su questo, sono d’accordo tutti i geopolitici presenti e passati.
Ecco perché la resistenza della Siria è la resistenza del mondo e la caduta della Siria sarebbe la caduta di tutti.

Questa ragnatela di comunicazione globale che alimenta la paura per alimentare gli arsenali del mondo, non nasce dal governo americano, che ne è vittima-esecutore . È la conseguenza di non aver ascoltato Dwight Eisenhower , Presidente degli Stati Uniti, primo comandante supremo della NATO. Organizzatore dello sbarco in Normandia. L’uomo che fermò questa lobby agli inizi bloccando l’azione militare Israelo-franco-inglese su Suez nel 1956. Una guerra scomparsa dalla memoria collettiva del mondo. Come l’appello del vecchio soldato che ho riprodotto in testa a questo interminabile post.

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Commenti

  • magyarfarkas  Il novembre 9, 2014 alle 11:00 am

    Continuo a confermarLe la mia considerazione per l´effettivo aiuto che da nella comprensione delle vicende politico-sociali sia interne che internazionali.
    Grazie.

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  • gicecca  Il novembre 9, 2014 alle 12:34 PM

    Io continuo a rimpiangere i Presidenti statunitensi come Eisenhower. da J.F. Kennedy in poi è stato un disastro quasi continuo. Aridateme l’America di john Wayne !!! Ma non credo, scusa Antonio, che tutto il bene stia coi Musulmani (e poi, quali ? Ci hai spiegato per anni quanti tipi ce ne sono) !!!

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    • antoniochedice  Il novembre 9, 2014 alle 1:19 PM

      Mi fai dire cose che non ho mai detto ne scritto. E continui a fare confusione tra mussulmani e arabi ( che sono il 18% dell’Islam).
      Ho solo detto che è in corso un ‘azione di addomesticamento dei mussulmani usando, casomai, gli arabi come esempio di punizione per chi disobbedisce. Siamo comunque d’accordo sul fatto che i presidenti USA da mezzo secolo in qua stanno sputtanando l’immagine dell’America che conoscevamo e usano in modo improprio la forza degli USA perdendo la capacità di leadership nel mondo.

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  • Luca  Il novembre 25, 2014 alle 6:23 PM

    Uno degli effetti collaterali imprevisti è che sunniti e sciiti si incontrano e si parlano come mai era successo negli ultimi anni. Il capo della chiesa cattolica ha chiamato i musulmani amici e “fratelli” cari. E ora persino russi, ovvero circa 90 milioni di cristiano ortodossi, e wahhabiti condividono quantomeno l’intento di fermare le destabilizzazioni regionali:
    http://en.itar-tass.com/russia/760947

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  • abrahammoriah  Il novembre 25, 2014 alle 6:54 PM

    25 novembre 2014

    Quello che la disinformatia non dice: che gli attuali tagliagole mediorientali non sarebbero stati nemmeno concepibili senza le attuali manovre USA volte ad abbattere l’attuale regime siriano che, pur con tutti i suoi difetti, era un fattore di stabilità nell’area. E finisco con una domanda che sempre la disinformatia nemmeno si sogna di concepire: siamo proprio sicuri che sempre i suddetti tagliagole, ancorchè combattuti dagli USA, ma dall’alto e molto di “discosto”, non siano qualcosa di più di un increscioso “danno collaterale” dei tentativi americani di far fuori Assad? Come diceva un politico italiano che di queste cose la sapeva lunga, a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina. Quello che è comunque certo è che in tutto questo sommovimento geopolitico che caratterizza l’attuale fase multipolare, complice la disinformatia interna ed internazionale e la miseria delle sue classi dirigenti, l’Italia è la nazione di quelle che si vogliono definire democrazie industriali che è più lontana dall’intraprendere una via che le dia la possibilità di costruire una autonoma via allo sviluppo e alla democrazia che non ricada fallimentarmente nelle litanie ereditate dal secondo dopoguerra ripetute ad nauseam dalla disinformatia interna ed internazionale.

    Massimo Morigi

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  • Luca  Il novembre 26, 2014 alle 12:37 am

    Domenica sono andato a visitare un grande rifugio antiaereo pubblico costruito verso la fine della seconda guerra mondiale. Un’amabile signora ricordava: quando ero bambina e uscivo di nuovo in superficie mia mamma mi diceva che dovevamo stare attenti ai tedeschi sotto casa e agli inglesi e agli americani sopra la testa.
    Pensavo che non è cambiato molto da allora. L’Italia sembra oggi quella signora spaventata del 1944. Passiamo molto tempo sottoterra, a chiederci quando finiranno i bombardamenti e a consolarci dicendoci che ce li siamo voluti. E quando usciamo in superficie prendiamo coraggio, ma soltanto per chiederci per quanto tempo avremo ancora la vita e la casa.

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    • antoniochedice  Il novembre 26, 2014 alle 6:52 am

      Io invece dopo aver ammirato il grosso casco del vigile del fuoco nel rifugio, uscivo all’aria e dicevo a mia madre che da grande avrei fatto il pompiere. Vedo arrivare l’incendio, ma ….

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  • Luca  Il novembre 26, 2014 alle 9:08 am

    Lei, de Martini, fa già molto. Informa al di là di propaganda e contropropaganda. Neppure immagina quanto sia rara e preziosa questa merce in tempi di carestia di verità come questi. Cerca di ricostruire e restituire quadri interpretativi dell’insieme. Sul piano culturale ci mostra come i russi non mangino i bambini, i cinesi non mangino i cani, i musulmani non taglino le teste dei prigionieri (semmai fu il nostro Crasso a crocifiggere lungo la via Appia, da Roma a Capua, 6.000 prigionieri, nudi e presumibilmente ancora vivi, ma questo è un altro discorso). Si tolga la paglia dal fienile, si controllino gli idranti, si smontino gli acciarini; non importa tanto quale, quanto che ora ciascuno faccia la sua parte.

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  • antoniochedice  Il dicembre 23, 2014 alle 11:25 PM

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    50 giorni fa prevedevamo “squinternati” fatti passare per terroristi islamisti. Il Papa rivolge un appello ai cristiani d’Oriente a non abbandonare la loro terra. E a noi a non abbandonare loro.

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