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L’Agenzia di rating Fitch ha appena stilato un rapporto calcolando che nel triennio hanno chiuso i battenti 110.000 imprese piccole e grandi e che i negozi svuotati restano senza offerte anche se vengono ridotti i prezzi di acquisto e di locazione.
l’Agenzia ha calcolato il ribasso medio offerto al 42% dei prezzi precedenti la crisi, mentre in un primo tempo aveva calcolato il decremento di valore al 33%.
L’aggiunta mento è stato apportato prevedendo il sequestro e la vendita all’incontro di migliaia di abitazioni i cui proprietari non saranno in grado di mantenere gli impegni di mutuo a causa delle riduzioni di stipendi, aumenti delle tasse e assottigliamento delle pensioni.
In questa dinamica economica, la Fitch vede un conflitto di interessi tra i greci e le banche , dato che queste si aspettano di poter rientrare almeno in parte dei crediti in sofferenza che ammontano a oltre 60miliardi di euro.
Il grande divario tra la somma dei prezzi di acquisto stipulati a suo tempo e l’importo della possibile cartolarizzazione, farà si che si tratterà di una ” cash cow” , sempre utile, ma non decisiva per sanare i bilanci.
Per eventuali acquirenti stranieri nascono opportunità importanti anche se gli istituti bancari stanno approntando piani di graduale messa sul mercato degli immobili per non deprezzare ulteriormente il patrimonio di cui verranno in possesso, sia pure in tempi non brevi.
Commenti
Chiunque non ancora nella zona euro abbia a suo tempo pensato di entrarci, tenga conto di tali possibili sviluppi. La mia sciocca domanda é: ma perché la Grecia non esce, magari aderendo o appoggiandosi ad un “patto balcanico” sotto l’ombrello russo o a qualche altra cosa che allontani questo vampirismo ? GiC
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Resta un mistero spiegabile solo con supposizioni non commendevoli.
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5 settembre 2013
Nella “sciocca” domanda si potrebbe benissimo sostituire l’ Italia con la Grecia. E le supposizioni non commendevoli rimangono anche in questa variante. Al di là, però, della profonda immoralità delle nostre classi dirigenti, occorre, da parte dell’Italia e dei paesi del sud dell’Europa, una profonda – anche se tutt’ altro difficile da condurre – riflessione geopolitica sui reali interessi di quest’area. Senza essere accecati dai fantasmi ideologici e politologici del secondo dopoguerra.
Massimo Morigi
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