Nel primo anniversario della eliminazione di Osama Ben Laden, c’era da aspettarselo.
L’agenzia TOLO , senza citare fonti particolari, annunzia l’arrivo a Kabul di Barak Obama per un incontro di vertice col presidente Hamid Karzai.
La Casa Bianca ha definito la notizia ” inaccurata” – ossia solo parzialmente vera – e l’agenda ufficiale della Casa Bianca segna tra le attività odierne del presidente solo un incontro nello studio ovale con il segretario alla Difesa Leon Panetta ( lo scorso anno era a capo della CIA) ed altri “senior officials ” sempre della Difesa.
Essendo gli USA praticamente in campagna elettorale, un singolo impegno in un intero giorno feriale non è credibile ed accredita la tesi della scappatella afgana.
Come sappiamo , il primo maggio non è festivo negli USA.
Il portavoce del National Security Council , Tommy Vietor, ha detto che” il Presidente non è a Kabul.” , ma non ha parlato di Afganistan.
È verosimile che sia sbarcato nella base di Baghram – la più grande del paese – oppure al quartier generale ISAF per ” occupare” la tana dello Sceicco Omar.
A parte le esigenze elettorali, il post precedente appena lanciato, illustra il disperato bisogno psicologico di sentirsi sostenuti da parte delle truppe sul terreno ed in particolare le truppe USA.
In questa occasione, Obama potrebbe annunziare la data del ritorno di un sostanzioso contingente o addirittura portar via con se un intero reparto.
Resta il problema protocollare dell’incontro con Hamid Karzai, che – a pena di perdere la faccia – non può andare in una base USA o ISAF e deve essere lui a ospitare il Presidente.
In Asia, specie quella mussulmana, l’onore e il prestigio valgono più della vita.
Certo, se un reparto partisse per tornare a casa, lo spostamento di Karzai sarebbe giustificato dalla esigenza di ospitalità .
Vedremo come risolveranno la vicenda.
Commenti
Notizia confermata anche dall’ansa
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Aggiungo a complemento che se una persona è “normale” venire a sapere che ha bombardato un gruppo di donne e bambini scambiati per guerriglieri, di certo non si sente ” bene”.
Inoltre vivere sentendosi quanto meno incompreso se non odiato, non deve aiutare a vivere in serenità . Infine vedere i livelli di povertà di un popolo intero e non essere in grado di fare che azioni di guerra, non deve essere il massimo della vita.
Portare un’ala sul petto, non è consolazione sufficiente, evidentemente.
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