A proposito di legittimazione dei governanti: arrivano i terroristi ! VIVA L’ITALIA! !

    “IL PATRIOTTISMO  E’ L’ULTIMO RIFUGIO DELLE CANAGLIE” ( S. JOHNSON)

A giudicare da questo detto che regge da tre secoli e dalle campagne antiterrorismo fasulle cui assistiamo in questi giorni, di canaglie all’ultimo rifugio ne abbiamo parecchie.

Come sappiamo, le prime forme di governo umano, si insediarono con una promessa ben precisa: salvare la vita e assicurare la sopravvivenza ai contraenti il “patto sociale”. Poi mano a mano che la vita e la sopravvivenza vennero recepiti come  diritti  sempre più acquisiti, la funzione dei governi iniziò a concentrarsi su una serie di bisogni   esemplificheremo in “servizi sociali”, spesso di conio demagogico.  La saturazione delle  popolazioni ( salvataggio delle banche, speculazioni sulle materie prime, furti ormai semi legalizzati), che  – da un pò di tempo a questa parte – si cerca disperatamente di accreditare  i governanti come i salvatori della Patria in pericolo,  sventolando il vessillo della “sicurezza”, per reggere ancora un pò.

Tutte balle dette con consapevolezza al solo fine di ottenere fondi ( chi oserebbe rischiare  un attentato per risparmiare?)

Durante il nazismo, si era ampliato a dismisura il concetto di sabotaggio. Si veniva condannati a morte o a pene equivalenti, anche solo per aver messo dei chiodi sulla strada dei mezzi militari.

Ci fu qualche vittima in più, ma il nazismo non prevalse, né migliorò le sue performances belliche. 

Adesso si sta dilatando a dismisura il concetto di sicurezza.  Controlli negli aeroporti: dal 1980 ad oggi nessun arresto.  Giusto un paio di passeggeri nervosi incriminati per …oltraggio a pubblico ufficiale!

Racconto un fatterello di famiglia. Mio padre fu all’estero in missione segreta per otto anni ( dal 1927 al 1935) in Etiopia. Finita la campagna tornò in Italia, al SIM, e con sua grande meraviglia, scoprì l’esistenza di altri quindici agenti segreti operanti in Etiopia assieme a lui!

Una inchiesta rapida portò alla verità: le informazioni fornite dall’unico agente in loco erano stae suddivise in sedici “fonti” .

 I fondi per le fonti venivano recapitati regolarmente a due alberghi cittadini ( Excelsior e Grand Hotel) ad altrettante avvenenti signorine  quasi tutte ungheresi. Ironia della sorte, a mio padre l’indennità di missione non fu mai data. A fine guerra si appellarono al suo patriottismo e incece di 177.000 lire  gli chiesero di accettarne 4000 ( quattromila), beninteso nel nome della Patria e della lotta alle inique sanzioni.

Roba del tempo del fascismo che adesso non si usa più? Non esattamente. Durante il periodo di Gestione dell’intelligence da parte del generale ( della guardia di finanza) Pollari, questi ha chiesto, per ben tre volte, lo stato d’assedio nella capitale, asserendo di sapere da fonte certa che stava per aver luogo un attentato alla metropolitana di piazza di Spagna. Chiedeva di evacuare il centro di Roma !

Per fortuna nel Comitato Sicurezza altre menti meno suggestionabili bloccarono la richiesta.  Pollari  rimase al suo posto. Sarei molto curioso di sapere che fine hanno fatto le tre fonti e i rispettivi analisti. Non mi meraviglierei di ritrovarli adesso all’origine  di questa nuova fiammata di patriottismo  antiterrorista che pervade la nazione mentre la credibilità della classe dirigente va a farsi fottere.  Ci fu anche un tentativo di fare un giornale in lingua araba per combattere le tesi terroriste. Anche questa andò a buca  visto che  ci fu chi notò che oltre l’80% % degli immigrati è analfabeta in arabo e che gli arabi costituiscono il 18% degli islamici del mondo.

In realtà gli arabi si guaderanno bene dal compiere  – tranne qualche scemetto psicolabile – attentati contro l’unico paese sprovvisto di passato colonialista ( Gheddafi ci ha perdonato…), neutrale di fatto nel conflitto israelo palestinese; che per primo in Europa ha stipulato un accordo che ha evitato attentati in Italia quando questi erano all’ordine del giorno, che ha liberato il terrorista che dirottò l’Achille Lauro sottraendolo alla Delta force americana,  che fa di malavoglia l’alleato degli USA  in Afganistan…

Non ci attaccheranno, non come gli inglesi o gli spagnoli. Siamo popolari in tutto il mondo arabo e i terroristi  quando organizzano attentati, guardano alla reazione che questi avrebbero nella  loro pubblica opinione. Mica come i nostri governanti che se ne fregano e ci riempiono di balle per giustificare e spesare  la loro inutile esistenza. 

Più pericoloso potrebbe essere l’estremismo islamico filippino, facilamente confondibile con la comunità filippina in maggior parte cattolica, ma anche questi sono abbastanza intelligenti da non compromettere le centinaia di migliaia di compatrioti che potrebbero isolarli e denunziarli in poco tempo.

Date retta, non corriamo pericoli e non è dovuto ai servizi.

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