Per misurare il grado di corruzione materiale e morale che alberga tra i politici, gli storici e i giornalisti nostrani, basta leggere i libri balzani che circolano e vedere notiziari e giornali.
Ormai, appena qualcuno si distacca dalla linea Merkel, piovono insulti, insinuazioni e calunnie come quelle che “Il Messaggero” ha riservato al Presidente della commissione europea Jean Claude Junker per aver osato dire che a) aveva diritto di parola anche lui b) che ” il ruolo della Commisione Europea viene criticato in alcuni stati, specialmente dove si parla tedesco”. ” Non mi lascio mettere la museruola, sono stato eletto”. ecc.
Gli hanno subito detto: Dinosauro, ubriacone e che ha un cognome mezzo francese ( quindi ha una tara?). Gli hanno rimproverato i prorocolli di intesa del Lussemburgo con 300 multinazionali come se non li conoscessimo da sempre .
Chissà dov’era il giornalista Marco Ventura quandoJ. C. Junker fu eletto. Non ricordo una biografia tanto travagliata.
Meno sgradevole il fondo di Stefano Cappellini “ Salvare Atene e rifondare questa unione alla tedesca“. Peccato che non dica come e non spieghi come successe.
Ci provo io.
L’Europa fu pensata da molti e tre reduci dalla guerra ( tutti di madre lingua tedesca), Adenauer, Schumann e De Gasperi, la concretizzarono come poterono.
Nacque un primo nucleo attorno all’energia di allora, ossia la CECA ( comunità europea carbone e acciaio) merci strategiche e quindi appoggiate dagli USA, poi , nel 1956 ( il 25 marzo) tra sei paesi tra cui l’Italia, ( Italia, Francia, Germania e Benelux) con la fiera avversione dell’Inghilterra che creò una “Zona di libero scambio” con i suoi governi più satelliti, tutti nord europei. Gli inglesi, non riuscendo a contrare l’iniziativa, si adeguarono anni dopo e chiesero di entrare assieme ai sabotatori di ieri. L’associazione della Zona di libero scambio, non è mai stata sciolta, ma sopravvive in Svizzera…
Fino a che l’URSS rappresentava un avversario comune, tutto filò per il meglio, ad eccezione della Comunità Europea di Difesa che i deputati gollisti silurarono nel 1954. Stavano perdendo la guerra di Indocina ( ora si chiama Vietnam) e si accingevano ad affrontare la guerra di Algeria. Giuseppe Stalin era morto ( marzo 1953)e la Russia faceva ormai meno paura.
Il dibattito politico, all’epoca verteva su due ipotesi:
a) Confederale: unione con cui più stati si impegnano a coordinarsi, ma conservano il diritto di recesso
b) Federale: unione con cui i singoli stati si associano in modo irreversibile in tre campi ( politica estera, economica e difesa) lasciando il resto al principio di sussidiarietà..
A favore della Confederazione, solo Coudenhove-Khalergi e De Gaulle che chiedeva ” Un’Europa dall’Atlantico agli Urali ( in realtà fino al FIUME Ural ). Il vecchio Coudenhove-Khalergi – aveva avuto una qualche attenzione dopo il primo conflitto mondiale, ma ora era un vecchietto dimenticato che stampava un ciclostilato – finì nel dimenticatoio, oggi viene rispolverato e indicato come il tessitore di oscure trame dai soliti scemi ben informati dell’internet.
Poi il tarlo della partitocrazia e il lobbismo anglosassone iniziarono a corrodere l’istituzione, nacquero le quote nazionali ( una specie di manuale Cencelli della torta europea) e in pratica ogni uomo politico che andava giubilato in patria, veniva inviato al Parlamento europeo ( vedasi per tutti l’esempio di Scelba).
Basterà dire che i Presidenti e vice della Commissione Europea di nazionalità italiana ( con l’eccezione di Prodi) si dimisero ogni volta per tornare a fare politica – e soldi – in Italia.
Questo comportamento, assieme alle pressioni italiane per far assumere nelle organizzazioni europee molti uscieri piuttosto che pochi grandi dirigenti , contribuì ad aumentare i voti DC, ma ci fece considerare per quel che contiamo tuttora. Nulla.
La Germania, invece, si fece pregare per riarmare ( quando gli angloamericani si accorsero che la mancanza di spese per la Difesa rappresentava un importante vantaggio economico competitivo…), pregare per farsi abbonare ( col protocollo di Londra 1953 – Italia e Grecia favorevoli – volevamo i tedeschi in linea in caso di conflitto…) i debiti di guerra,
I tedeschi crearono il loro esercito con un organico doppio ( Un reggimento su 4 battaglioni, una divisione su 4 reggimenti) rispetto agli standard europei e russi in maniera da apparire “più deboli” ecc.
Questa sequela di concessioni, lo sviluppo industriale ed economico indubbio diede ai tedeschi l’idea che gli altri fossero al loro servizio e che il traguardo della loro supremazia continentale fosse finalmente a portata di mano. Il gigante economico, mirò al peso politico equivalente.
La base di tanta crescente forza proveniva dal patto di consultazione semestrale Franco Tedesco ( Adenauer e De gaulle , 1967) cui l’Italia – invitata – non ritenne di partecipare per non dispiacere a Londra). L’unico a segnalare la potenzialità di prevalenza di quel patto fu l’ex ministro della Difesa Randolfo Pacciardi, Invano. L’accordo dava più forza contrattuale alla Germania e rassicurava i paesi minori circa le intenzioni…
Ora tutti sbuffano all’idea di vedere i due che si consultano, ma hanno taciuto per 47 anni.... Il sodalizio si è rotto di recente perché Francois Hollande non ha perdonato la Merkel per l’appoggio dato a NIcolas Sarkozy in campagna elettorale e perché voleva essere considerato speciale sul piano budgettario, sottraendosi alla legge del 3% di sforamento del bilancio.
IL NUOVO BLITZKRIEG
Iniziarono col cercare – con successo – di deindustrializzare l’Italia; poi con la campagna contro i soldati italiani in Somalia ( ricordate le foto della prostituta ” torturata” ? servivano a contrastare la politica di Andreotti e Fulci di candidare l’Italia a membro permanente del Consiglio dell’ONU. La procura militare trovò le prove, ma le fu proibito di procedere) per passare poi alla richiesta brutale del ministro tedesco Genshner a Susanna Agnelli , subentrata a Andreotti agli esteri, di licenziare l’ambasciatore Fulci.
L Ultima mascalzonata, la fecero a Ciampi, dopo la scortesia di prendere in pegno il nostro oro per un prestito.
Nel 1992, durante l’assalto di George Soros e correligionari economici alla lira, il governatore prese per buona la promessa di Helmut Khol di intervento a sostegno della lira. Impegnò 55.000 miliardi in una settimana nella vana attesa dei rinforzi che non vennero.
Il resto è cronaca recente.
Dopo tante batoste, qualcuno dei cretini ripetutamente giubilati lanciò l’idea che il rapporto andava rafforzato e non denunziato come disequilibrato.
Nacque l’idea della moneta unica, il resto è cronaca.
Anche adesso si dice che bisogna completare il disegno europeo abbandonato ormai da tempo. Conosciamo il trucchetto.
O si convoca una assemblea costituente della Nuova Europa, oppure ciascuno a casa sua, ricordando che l’articolo 11 della Costituzione italiana dice che
L’Italia ripudia ecc. ( conosciamo il primo capoverso sulla guerra) poi prosegue:
” Consente in condizioni di parità con altri stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”
La incostituzionalità è duplice: non c’è la parità tra gli stati e, di conseguenza, non c’è pace e giustizia. C’è solo guerra economica senza quartiere, dove il pesce grande mangia quello piccolo o lo usa da esca, per far abboccare Matteo Renzi.
Commenti
8 luglio 2015
Un modo semplice per schmittianamente discriminare fra nemico e amico: chiunque sottoscriva che l’attuale costruzione europea è un crimine e deve essere abbattuta e debellata è amico. Chiunque affermi che bisogna completare, rifondare e qualsiasi altra manovra dilatoria e/o inganna fessi riguardo all’Unione europea è nemico. Solo dopo questa necessaria azione propedeutica di definizione del campo delle alleanze (nel quale proprio nessuno dovrà essere escluso ma tutti i vecchi tromboni versipelle della nostra vita pubblica dovranno essere cacciati a pedate, via, vogliamo essere gentili, la violenza non ci piace), potrà avere inizio la rivoluzione politica per l’assemblea costituente della nuova Europa. Massimo Morigi
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Gia. Ma… cosa sarebbe il “mercantilismo esasperato”?
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Aspettiamo sperando che i cittadini francesi e tedeschi (ma su questi ultimi non ci conto molto) capiscano cosa veramente ha significato ANCHE per loro il salvataggio delle loro banche tramite aiuto/affossamento della Grecia (che sia ben chiaro, le sue colpe le ha e se le tiene).
Perchè dire che il debito pubblico é aumentato ANCHE in Francia e Germania per il salvataggio delle relative banche disastrate, significa che il peso del debito se lo é accollato la cittadinanza tutta.
In Italia noto che a parte qualche politico molto navigato che ha fiutato il possibile, per il momento solo possibile, cambio di dirazione del vento, i più non hanno ancora capito il trucco messo in atto a loro danno.
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mercantilismo esasperato è quando qualcuno mette il profitto al di sopra di ogni cosa. Cerca il profitto anche con metodi illeciti, brutali o inumani.
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