Il ministro dell’interno Angelino Alfano deve avere un gran debito di riconoscenza verso il presidente del Senato Pietro Grasso da Licata, perché la sua presenza ci impedisce di considerarlo l’uomo più vuoto del mondo politico italiano.
Cominciamo dunque dal numero due. Alfano spera di farci credere che sciogliere un consiglio comunale è faccenda di grande complessità su cui bisogna meditare a lungo e consultare mezzo mondo.
Falso e facilmente dimostrabile.
Si tratta di un provvedimento che viene preso dal Ministro dell’interno. Non abbia paura, ministro, di vederselo bocciare dal Consiglio dei Ministri, lei è parte sostanziale della maggioranza….
Se per una grande città si dovesse usare un metro di valutazione diverso rispetto ai piccoli comuni calabresi o della Campania ( e Lombardia) per i quali non si è atteso il responso del magistrato, si violerebbe lo stesso principio di legalità e uguaglianza di fronte alla legge con cui lor signori si gargarizzano da quando si è spremuto tutto il dentifricio sbiancante della Resistenza.
Quanti scrupoli ! Eppure Si tratta dello stesso ministro che ha autorizzato la polizia a compiere una extraordinary rendition nei confronti di una donna straniera, coperta da immunità diplomatica e inerme e della figlia di sei anni, spedite nottetempo in Kazakistan per compiacere il rappresentante diplomatico di un satrapo orientale ( o qualcuno all’ENI?).
Se qualcosa andasse storta può sempre incolpare il capo di gabinetto.
Di ben altra caratura la posizione di Pietro Grasso da Licata : ” Solo alcuni coinvolti, per sciogliere un comune ci vuole ben altro” dice il presidente del Senato.
Mi ricorda il dibattito di Lot col padreterno, anche Lot sosteneva che se tra gli abitanti di Sodoma e Gomorra si fossero trovati dieci innocenti, niente bombardamento, ma poi dovette ridimensionare il numero a cinque e non bastò. Ha notato che sono coinvolti il Sindaco, il presidente del Consiglio comunale e il capo dell’opposizione, nonché il vice sindaco e un assessore e siamo al giorno uno dell’inchiesta?
Ci dica, presidente, cosa ci vuole per sciogliere un centro di costo inutile ? La sua presidenza evidentemente, visto che il Senato – da lei presieduto- viene sciolto mentre lei continua a far finta di nulla e rilascia queste dichiarazioni che fanno il paio con la sua indimenticata proposta di dedicare un monumento a Silvio Berlusconi.
” solo alcuni sono stati coinvolti da viventi, presidente, Mao, Stalin, Ceauscescu, dice il sottoscritto, ci vuole ben altro”.
Patetica e da stralciare la posizione del prefetto Giuseppe Pecoraro Alla imperturbabilità buddista con cui svolge le sue mansioni ha aggiunto il fatto di essere stato fino a due anni fa il commissario straordinario del Comune incaricato delle problematiche dei Rom….
Ha detto che fino a che c’è stato lui, non vi era notizia di problemi. C’erano gare d’appalto?
Evidentemente è solo negli ultimi due anni che le belle abitazioni di marzapane dei Rom sono state trasformate in tuguri rigurgitanti di topi da una maga cattiva.
Il ministro dell’interno non si rende conto che a voler insistere a difendere il prefetto e il Consiglio comunale di Roma ( a proposito, oggi, dagli uffici del sindaco hanno rubato il computer di un imputato….) finirà per essere coinvolto anche lui.
Capisco l’excusatio di Alfano e Pecoraro cui sarebbe attribuibile culpa in vigilando , ma Grasso non era coinvolto e poteva tacere, ma visto un microfono, non ha resistito. Ha vinto.
Commenti
Ma noi cosa abbiamo fatto di così terribile da meritarci Alfano agli Interni e Marino Sindaco?
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Non cerchi di salvare qualcuno. Ci sono dentro tutti i partiti.
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Bravo! La corruzione, il malaffare alberga nel DNA di una buona parte dei cittadini italiani. Ai vertici delle varie piramidine e piramidone sottende sempre una base, piu’ questa e’ larga e piu’ stabile e’ la loro posizione. Ecco perche’ la sua proposta di un commissario non verra’ accolta. Comunque, se passasse, si dovra’ vedere come. So di commissari che hanno fatto parte di combutte iniziate prima del commissariamento e forse solo una decisa denuncia suffragata da prove li mettera’ al gabbio. Cosi’ e’ il panorama Italia e non ne godo punto. Firmato: una vittima!
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Il vantaggio del Commissariamento e che nel peggiore dei casi il numero dei ladri diminuirà . Sul fatto che abbiano sempre rubato non c’è dubbio alcuno. Ricordo una vecchia barzelletta del tempo del fascismo in cui c’era un podestà scelto dall’alto. Ricordo il nome Filippo ( ahimé non il cognome). La storiella era SPQR che veniva letta nei due versi: Senti Pippo Quanto Rubasti? e Rubai Quanto Potei, Silenzio!
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non posso proprio commentare, mi si chiude la gola, in questo caso mi si bloccano le dita. La cosa che mi risulta più infamante delle altre è l’atteggiamento di Grasso, l’atteggiamento tenuto in questa occasione, purtroppo come tante altre, è veramente intollerabile e per quanto mi riguarda anche poco intelligente. Alfano poi, continuo a non capire che ruolo possa ricoprire, uno che è li con il 4% dei voti di un 40% di elezioni non politiche, Dulcis in fundo, Pegoraro, ma non è quello di vigilare il compito di prefetto? Che gli facevano quando firmava varie porcherie? Lo drogavano, lo torturavano o cosa?
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Specializzata nello storpiare i nomi?
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evidentemente si, ma soprattutto specializzata nelle incazzature
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