A seguito della inchiesta della magistrata Sylvie Conter e della indagine aperta su ” Gladio” sugli attentati fatti nel Benelux negli anni settanta e ottanta, come segnalavo nel post del 6 luglio ” spie sabotaggi ecc.” La vicenda si è dimostrata un regolamento dei conti nelle alte sfere.
Durante il dibattito parlamentare in cui per due ore il primo ministro e ministro delle Finanze Jean Claude Junkers ha difeso l’operato del governo, pur ammettendo errori nella sorveglianza del servizio segreto.
Il segretario socialista PSOL Alex Bodry – alleato di governo – ha preso la parola dicendo essere impensabile che uno scandalo simile passasse nel dimenticatoio ed ha chiesto nuove elezioni.
Junkers ha immediatamente preso la parola evitando di polemizzare ed ha annunziato seduta stante le dimissioni del governo e la richiesta di nuove elezioni al Granduca.
Junkers, a capo del governo e del dicastero delle finanze da diciotto anni e per otto anni presidente dell’Eurogruppo, domani andrà dal Granduca ed ha già annunziato che la data scelta per il confronto elettorale sarà in ottobre cui ha già deciso di partecipare.
In dieci giorni si è consumato tutto: la denunzia dei giornali, l’intervento in Parlamento, la crisi e la decisione di indire nuove elezioni e la comunicazione al giornale ” l’Essentiel” che si ripresenterà .
Da noi ci sarebbero voluti sei mesi e tre milioni di fondi neri e un tentativo di suicidio mal riuscito per ottenere un risultato similare.
Commenti
Junkers si era dimostrato una carogna con noi non credo si avvertirà la sua mancanza.
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Jean Claude Junkers si è dimesso dall’Eurogruppo stigmatizzando la politica tedesca verso i paesi minori.
Al suo post Dijsselbloem l’Olandese ligio alla Merkel.
Non credo proprio che Junkers abbia fatto la carogna “con noi.”
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