Mentre l’Egitto giocava alla rivoluzione istigato dai media occidentali, l’Etiopia fece una dichiarazione di cui gli analisti cominciano a valutare solo adesso la portata.
Le premesse della crisi che si annunzia, potete leggerle nel post che precede .
L’Etiopia vuole costruire la ” The Grand Etiopian Renaissance Dam” che, quando sarà completata, nel 2017 , entrerà nella classifica tra le prime dieci del Mondo.
L’impresa Salini , che ha esperienza recente e specifica – anche se ha avuto un infortunio realizzativo – potrebbe trovarsi in pole position per la realizzazione.
L’acqua, è quella del Nilo blu, uno dei due rami del grande fiume che da sempre è la vita dell’Egitto.
Il riempimento del bacino della nuova diga potrebbe creare una siccità per alcuni anni nei paesi a valle ( Sudan e Egitto) dove ci sono già il lago Nasser , all’altezza di Abu Simbel creato da una diga fatta dagli italiani e , in Sudan il lago ( che si sta riempiendo) all’altezza della quarta cataratta.
L’uso delle acque del Nilo è attualmente regolato da un accordo tra Inghilterra, Sudan e Egitto che assegna a quest’ultimo la parte del Leone.
La prima preoccupazione del governo Morsi è stata quella di dare respiro ad una vasta azione diplomatica mirante a coalizzare le altre potenze interessate allo sfruttamento delle acque ( Congo, Uganda, Sudan).
L’Egitto sta già avvertendo tutti gli Stati – anche gli USA – che non esclude l’uso della forza a sostegno delle proprie ragioni.
L’obiettivo è impedire il finanziamento del progetto.
Ci mancava anche questa.
Commenti
L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:
C’È NE SIAMO ACCORTI NELLO SCORSO MESE DI OTTOBRE. CON OTTO MESI DI ANTICIPO SUGLI ARTICOLI DI QUESTI GIORNI.
"Mi piace""Mi piace"