Fuori dalla Germania, pochi hanno seguito la vicenda razzista della gang , fondata da una donna,
che ha ucciso otto uomini d’affari turchi, uno greco ed una donna poliziotto nel tentativo di bonificare il popolo tedesco dalle contaminazioni mediterranee.
Gli omicidi – altra forma di razzismo ” perbenista” serpeggiante tra i servitori dello Stato germanico- sono stati , per anni, attribuiti a regolamenti di conti tra malavitosi e la vera ragione degli assassinii è stata capita solo dopo una rapina per autofinanziamento andata a male .
Nel corso dell’inchiesta che ha coinvolto tutti i servizi di sicurezza nazionali ( interno e estero) e regionali, si è scoperto che il BND , ufficio per la Difesa della Costituzione, equivalente del nostro servizio segreto militare , era al corrente dell’esistenza del gruppo razzista, lo monitorava ed aveva reclutato qualcuno in quell’ambiente.
All’affiorare della vicenda, sono stati bruciati sette dossier attinenti al caso piuttosto che consegnarli alla commissione parlamentare sul caso e non è stato possibile appurare se si è trattato di un errore ( non si capisce di che tipo) o di un deliberato occultamento di prove.
Nel dubbio, il capo del servizio è stato pensionato anticipatamente.
Se ne deduce che i tedeschi sono ancora profondamente permeati di razzismo anti mediterraneo ad ogni livello (di giovinastri, dei poliziotti regionali, dei quadri e dirigenti dei servizi di intelligence) al punto che per sette anni la gang nazional socialista abbia potuto agire indisturbata, mentre tutta l’attenzione della intelligence era indirizzata contro il pericolo islamista del post 11 settembre ( altra forma di razzismo).
Resta però ancora intatta la capacita dello Stato di punire e dei suoi servitori di accettare la punizione, senza andare a piagnucolare dai giornalisti o al TAR.
Commenti
In Germania i brigatisti li “suicidano”. Da noi sono al governo
Beh, adesso sappiamo perché non siamo al governo e come arrivarci, se lo vogliamo.
pepatina…..