Oggi è la festa dell’indipendenza americana e non me la sento, complice il caldo, di infierire, ma …
Il primo di luglio scorso, nel post “da Damasco a Islamabad a Shanghai gli Stati Uniti sono in affanno ….” descrivevo la ritirata americana in Siria ottenuta dalla Russia a Ginevra ( hanno lasciato la grana in subappalto agli inglesi ) e la figura da ingenuotti fatta in Pakistan, dove, credendosi soli , hanno usato il sistema delle ripicche a seguito dell’ incidente – a novembre – che è costato la vita a 24 militari pakistani.
I militari Pakistani non la presero bene e bloccarono l’afflusso dei rifornimenti che attraversano il Pakistan per giungere in Afganistan.
Gli USA, invece di” pagare il prezzo del sangue” e chiedere scusa seguendo il codice d’onore ( e penale) islamico, preferirono usare le maniere forti e “congelarono” gli aiuti militari per un miliardo e cento milioni di dollari già concordati, chiesero ai russi di poter passare sul loro territorio e archiviarono il caso, convinti che i pakistani si sarebbero piegati.
Nel post del 1 luglio potete leggere come si è andata sviluppando la vicenda che ha consentito ai russi di inserirsi, con profitto, in Pakistan.
Il seguito è presto descritto: ieri il governo USA ha comunicato ufficialmente che ha sbloccato il miliardo e cento milioni che adesso non sono piu” congelati”.
La conseguenza è che gli USA verseranno ai Pakistani 1,1 miliardi in aiuti militari, mentre i russi si sono inseriti per gestire il piu lucroso affare mai visto da queste parti, hanno armonizzato il loro agire con la Cina e sono perfino riusciti a far uscire la Bielorussia e l’Iran dal loro isolamento internazionale.f
I militari pakistani sono tornati a sorridere e gli americani si trovano a non poter fare uno ( altro) sgarbo ai russi dai quali ora dipendono anche i loro rifornimenti alle truppe in Afganistan.
Possibile che non abbiano ancora capito che la politica in Asia si chiama “il grande gioco” perché i giocatori non sono mai soltanto due?
Commenti
si però sembra che il Pakistan stia riaprendo le sue frontiere.
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Sfido. Ha incassato un miliardo…
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Auguri agli USA, ma il 4 luglio ricorre anche la nascita del Generale Garibaldi.
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Grazie per avercelo ricordato, Mario.
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Recentemente Obama si è recato in Afghanistan per annunciare il ritiro “entro il 2014” e per dichiarare che tutto stava procedendo regolarmente (se lo dice lui…). Pochi giorni dopo una notizia funesta per la politica di disimpegno americano: il principale negoziatore del governo afgano coi talebani viene freddato in auto mentre si reca la mattina al lavoro. Un colpo solo, preciso. Un lavoro “pulito”, in stile servizi segreti. In stile KGB magari… proprio quell’istituzione dalla quale proviene Putin… ovviamente la stampa ottusa e serva in occidente ha relegato la notizia in un trafiletto. Ma l’impressione è che i russi lì siano tutt’altro che inattivi…
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Per ritirarsi dall’Afganistan gli USA hanno bisogno di evacuare uomini e materiali via terra, cioè via Afganistan. Ecco perché hanno ripreso i rapporti, a pagamento, coi Pakistani ed hanno costretto la Clinton ad una umiliante presentazione di scuse ufficiali.
Senza questa via di uscita, l’Afganistan rischia di essere una trappola mortale.
Non vedo invece quale sia l’interesse dei russi a far fuori un emissario incaricato di negoziati, sostituibile.
Immagino sia più nell’interesse di Karzai: da un accordo USA Talebani uscirebbe coi” piedi in avanti.”
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