La pubblica opinione si è divisa a favore o contro Equitalia, senza che nessuno azzardasse una proposta per far cessare questo stato di cose, se non in termini di ordine pubblico. In effetti, è difficile far cessare un fenomeno senza prima cercare di capirne le ragioni che il fenomeno hanno causato ed agire per intervenire su queste.
Un brillante commercialista , romano ma tifoso del Millan, mi ha fornito una chiave di lettura interessante, proponendo un condono sociale , temperato dal buonsenso.
L’idea consiste nell’approvare un condono dedicato esclusivamente ai lavoratori dipendenti e pensionati con reddito inferiore a venticinquemila euro annui e che abbiano una cartella da pagare di valore inferiore a mille euro.
Sergio Sergi, questo il nome dell’esperto, prosegue ragionando: “spesso si tratta di una cartella da trecento euro divenuta nel frattempo più cospicua a causa di sovrapprezzi e balzelli. Sono queste le persone che vengono effettivamente messe in crisi dalle richieste dell’Agenzia delle entrate e dalle procedure di Equitalia”. Sono queste, aggiungo io, le persone che più facilmente si esasperano e sono capaci di gesti di ribellione.
Aggiungerei anche che gran parte di questi “sanzionati ” sono state probabilmente vittime di errori imputabili alla complessità del sistema esattoriale e se si considera che sono persone che avrebbero un reddito aggirantesi attorno ai duemila euro mensili, il doversi privare di un migliaio di euro – sia pure a rate – è l’incentivo ideale per indurli a manifestare davanti alle agenzie Equitalia fornendo la copertura del numero a elementi turbolenti.
Quanti tra quelli che hanno remore di ordine etico contro i condoni, si opporrebbero a questo condono di cifre minime dedicato ai più deboli?
Quanti funzionari di Equitalia si renderebbero disponibili per azioni di recupero più cospicue?
Il miglioramento dell’immagine dell’Agenzia e la distensione dei rapporti con i cittadini, varrebbe la pena dello sforzo che l’Erario andrebbe a compiere.
Commenti
Mi sembra una splendida idea. La soglia di mille pero’ e’ bassa, avendo sperimentato che poche centinaia si euro si trasformano in diverse migliaia nel giro di qualche anno. Direi sotto i 5 Mila sarebbe il top.
Sono colpito dal ragionamento che effettivamente nessuno ha fatto alcuna proposta costruttiva come questa ma solo sparato luoghi comuni.
Se una idea del genere non venisse recepita……..beh allora la violenza e’ piu’ che giustificata. Direi quasi un dovere del cittadino………
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Amico puoi chiedere al fisco di dare un segnale, non di fare beneficenza, inoltre, lo scopo non sarebbe quello di fare un condono, ma di svuotare la piazza delle manifestazioni dai più disperati, abbinando il reddito e l’importo della multa. Se l’idea ti piace, diffondila senza preoccuparti della paternità .
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e magari un po di efficienza dalla pubblica amministrazione? che verificassero loro prima di andare avanti con le notifiche? e infine, non per cercare scorciatoie, perchè vessare con multe ammende balzelli che snaturano il senso dell’imposta? Se uno magari fa fatica, come si può pretendere ed essere vessosi?ed infine, non vorrei dire sciocchezze, ma mi risulta che anche in equitalia i politici la fanno da padrona…
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Ho dovuto recarmi tre volte all’agenzia delle entrate, due volte dal commercialista, impazzire per trovare vecchie ricevute che avevo già mostrato e, quindi, pensavo non servissero più. Il tutto per cento euro!
L’agenzia dovrebbe ragionare più in termini di gettito ed impiegare meglio il personale.
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NON CREDO CHE LE BOMBE MOLOTOV DI LIVORNO SIANO STATE GETTATE DA VECCHIETTE IN PREDA ALL’ANSIA DA 200 EURO, NE’ CHE I VIOLENTI DI NAPOLI FOSSERO PENSIONATI SETTANTENNI.
D’ACCORDO INVECE CHE L’AGENZIA DEBBA MEGLIO PERSEGUIRE GLI EVASORI “NON PER ERRORE MATERIALE” E CHIUDERE UN OCCHIO SULLE DICHIARAZIONI SBAGLIATE PER POCHI EURO (MA PERCHE’ TUTTI SI SBAGLIANO IN DIFETTO ? C’E’ MAI QUALCUNO CHE SI E’ SBAGLIATO IN ECCESSO ?). SI STA DIFFONDENDO, ANCHE PER COLPA O MERITO DI ALCUNI TEOLOGI E SACERDOTI, L’IDEA CHE PAGARE LE TASSE E’ GIUSTO SOLO SE I PROVENTI DELLE STESSE SONO UTILIZZATI PER “FINI GIUSTI” (NIENTE F22, NIENTE ABORTO ETC.). NON CREDO CHE LO STATO POSSA ACCETTARE TALI INTERPRETAZIONI, SE CI FOSSE UNO STATO.
UNA PICCOLA AGGIUNTA CHE NON C’ENTRA NIENTE: PERCHE’ TANTI NOTAV MA NESSUNO CHE ABBIA PROTESTATO PER IL NUOVO NTV DI MONTEZEMOLO, CON LE SUE TRE CLASSI TIPO ANTEGUERRA ? GiC
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Concordo col messaggio sopra!
x Antonio de Martini: Scusi se intervengo ancora, ma la cosa migliore per migliorare l’immagine di Equitalia, credo che potrebbe essere quella di renderla operativa anche nel recupero crediti tra privati. Cioè permettere agli imprenditori, di utilizzare i mezzi efficaci di equitalia, per recuperare i crediti dei clienti insolventi. Il condono è una pessima idea, dalla parte dei disonesti e degli evasori!
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Forse sei molto giovane: se una società privata chiedesse a Equitalia di usare i suoi metodi per recuperare un credito, la conseguenza sarebbe che la società debitrice si cercherebbe un altro fornitore e la società creditrice perderebbe un cliente. Considera che una società medio piccola ha dieci quindici clienti al massimo e le società che pagano nei tempi contrattuali, praticamente non esistono più da un pezzo. La U E ha anche fatto delle regole rimaste lettera morta.
L’Italia ha una legge – inapplicabile – che consente di chiedere interessi vicini al 7 per cento ai ritardatari, ma nessuno lo fa per non perdere il cliente.
La via di uscita sarebbe di avere un’agenzia che lo faccia in automatico, ma é molto complicato perchè l’agenzia dovrebbe tenere la contabilità aggiornata di tutte le società italiane.
Se tu conosci qualche evasore, denunzialo , ma credo che tu non lo conosca e così é per tutti.
Siamo anche contro gli assassini, ma se non sappiamo chi é l’assassino, non possiamo arrestarlo, ne prevedere cosa costerà tenerlo in galera. L’evasione fiscale ( e il suo gettito fiscale) é possibile prevenirla ( con buone leggi) ma non prevederla ne calcolarla ne prevederla.
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“Forse sei molto giovane: se una società privata chiedesse a Equitalia di usare i suoi metodi per recuperare un credito, la conseguenza sarebbe che la società debitrice si cercherebbe un altro fornitore e la società creditrice perderebbe un cliente”
Scusi, ma se il “sistema equitalia” fosse a disposizione di tutti, e ogni impresa privata potesse cedere il proprio credito a Equitalia(che poi provvederà a recuperarlo con gli stessi metodi e modalità con cui oggi recupera crediti per lo stato), rinunciando a una piccola percentuale(tipo 5-10%; cioè ad es se un’azienda deve recuperare 100mila euro, cedendoli a Equitalia avrebbe 90-95mila euro subito) in cambio del servizio, probabilmente tutte le imprese utilizzerebbero questo sistema, e per le società che hanno il vizio di pagare in tempi biblici, o di non pagare affatto, non ci sarebbe scampo.
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Qualsiasi societa’ puo’ cedere i suoi crediti a chi ritiene opportuno.chiedere che ceda a equitalia equivale a chiamare i carabinieri per aver ragione in una lite con tua sorella su quale film scegliere oppure a noleggiare agenti della mobile per averli come guardie del corpo personali. Ma non avevi detto che non mi avresti piu’ letto?
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Mi è capitato di vedere una richiesta di Equitalia per poche decine di euro, che sicuramente il ricevente ha già pagato. Ma vorrei evidenziare che si trattava di 14 pagine di una carta al alta grammatura cob un foglio doppio bianco per «motivi tecnici» sic! e quindi molto costosa.. Inoltre mi è capitato di parlare con una impiegata, in un viaggio in Puglia,e lo spreco nello svolgimento del lavoro è indescrivibile.
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Ntv viaggia su linee preesistenti, non ci sono lavori enormi dietro. Riprova, sarai più fortunato. Adoro i contestatori disinformati!
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Riprovo: perché l’acqua privata no, le ferrovie private si ? Non sono un contestatore, a volte sono disinformato. e adoro essere adorato (beh, magari solo venerato, Concilio di Nicea Ii, 787 !!). GiC
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Sono in viaggio e leggo solo sul blackberry poco e male, quindi puo’ essere che la tua domanda non sia rivolta a me. Ne approfitto per rispondere io. Con governi forti, tutto puo’ essere privatizzato. Con governi deboli e corrotti, nulla devbe essere privatizzato perche’ non avverrebbe nell’interesse della collettivita’, ma del privatizzatore e dell’acquirente che a quel punto chiederebbe i mantenere il monopolio per X anni ( rinnovabili o prorogabili a seconda delle rate della mazzetta), mentre la qualita’ diminuisce costantemente. Un esempio di privatizzazione a pene di segugio e’ quella della telefonia italiana. Leggetevi la Storia del telefono di Davide Giacalone o la lectio magistralis data da Vito Gamberale in occasione della Laurea honoris causa conferitagli dalla ( mi pare) seconda universita’ di Roma.
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Ho ricevuto da una strana ID, il seguente messaggio: sarà tutto vero o c’è dell’altro
«Sentiamo molto parlare di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate ma pochi stanno realmente entrando nel merito di cosa facciano e di quali tecniche utilizzino per raggiungere i loro scopi. Così rischiamo solo di fare il solito gran chiasso all’italiana senza giungere ad alcuna soluzione per migliorare le cose. Pertanto, vorrei spiegare come funziona la tecnica dilatoria dei rimborsi utilizzata da Equitalia in accordo tacito con l’Agenzia delle Entrate.
Già dal 2011, il Ministro Tremonti aveva dato ordine all’Agenzia delle Entrate di fare a tappeto su tutte le società che vantavano crediti con l’erario fino a promuovere il discutibile meccanismo degli incentivi ai dipendenti dell’Agenzia basato sulle somme proposte a recupero; bada bene “proposte a recupero”, e non effettivamente recuperate a seguito di sentenze delle Commissioni Tributarie. Così, nel 2011 si era già scatenata una corsa alle contestazioni da parte dei verificatori dell’Agenzia delle Entrate che aveva portato società con crediti verso l’erario a trovarsi contestazioni per centinaia di migliaia o addirittura per milioni di euro.
Tuttavia, le Commissioni Tributarie avevano cominciato a dare torto all’Agenzia delle Entrate condannandola (sempre più spesso) persino al pagamento delle spese di lite e trasformando così una strategia dilatoria in una
Perdita aggravante per l’erario. Quale’è stata allora l’idea dell’Agenzia delle Entrate? Ovviamente, quella di aggirare le Commissioni Tributarie per evitare di sottoporsi al giudizio dei tribunali.
Così facendo, nelle verifiche fiscali si giungeva al termine della prima fase con il cosiddetto PVC (Processo Verbale di constatazione) nel quale l’Agenzia formulava tutte le contestazioni alla società o al contribuente del caso. Da questa fase, però, l’Agenzia spesso non è più passata alla vera e propria citazione in giudizio, ovvero all’Avviso di accertamento delle Imposte, per evitare di incorrere in un esito negativo presso le Commissioni Tributarie.
L’effetto però si ottiene comunque sulle società che vantano crediti verso l’erario per il seguente motivo. Quando una società fa richiesta di rimborso del suo credito, Equitalia contatta l’Agenzia delle Entrate la quale risponde genericamente che il contribuente è “soggetto a contestazione” e pertanto invita Equitalia (anche informalmente) a non procedere al pagamento dei rimborsi. E poichè Equitalia non subisce alcuna penale se non corrisponde il rimborso, il gioco è fatto. Certo Equitalia paga gli interessi dopo il sessantesimo giorno; ma se uno non è obbligato nemmeno a pagare il capitale, che credibilità ha il pagamento degli interessi?
Così facendo, l’Agenzia delle Entrate può mostrare di aver conseguito enormi risultati nell’attività di accertamento dell’evasione mentre Equitalia è tacitamente svincolata dal pagamento di un’enormità di denaro. E tutto senza
che un qualunque giudice possa dire una sola parola in merito!
I casi dei fascicoli dormienti all’Agenzia delle Entrate scoperti a Napoli sono stati attribuiti a funzionari corrotti da privati per far in modo che i fascicoli giacessero senza passare dal PVC all’Avviso di Accertamento. Ma i magistrati, tanto per cambiare, non hanno capito molto bene il vero funzionamento di questa macchina. I fascicoli dormienti spesso nascondono la consapevolezza dell’Agenzia di aver formulato contestazioni fittizie al solo scopo di inibire i rimborsi o, peggio ancora, al solo scopo di far apparire i suoi verificatori come meritevoli di bonus e di mostrare un risultato gonfiato nella lotta all’evasione.
Per concludere, il Ministro Tremonti era perfettamente a conoscenza di questo funzionamento, tanto che il suo braccio destro Marco Milanese aveva fatto di tutto per mettere i suoi parenti ed amici a dirigere i distaccamenti
provinciali dell’Agenzia delle Entrate nelle provincie più ricche. Il nuovo Ministro del Tesoro, ovvero il Presidente del Consiglio Mario Monti, è anch’egli perfettamente a conoscenza di questa pratica poichè la questione gli è stata più volte rappresentata ma, almeno per ora, si nasconde dietro un generico “non lo sapevo”; che detto da uno come lui, suona peggio di una bestemmia.
Molti nomi di dirigenti di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate coincidono, a cominciare dal Dott. Attilio Befera; perciò è poco credibile che il tutto succeda continuativamente per puro caso o per negligenza verso il diritto.
Pensate un po’: se un privato cittadino avesse utilizzato tecniche simili per evitare di pagare le tasse, cosa gli sarebbe successo? Con il clima di odio che hanno creato gli ultimi governi verso l’evasione fiscale, sarebbe stato almeno fucilato o impiccato.
Però nessuno ha capito che, una volta di più, come spesso accade, i nemici si inventano anche per giustificare gli abusi. Dopo di che, l’emotività di tutti assicura che nessuno capisca cosa stia realmente accadendo.»
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Devi inviarci la ID che ti ha mandato questa mail, altrimenti dovrò cancellarla
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Lezione di frode fiscale n. 1 – Aggiotaggio rimborsi crediti con l’erario
Martedì 15 maggio 2012, 17:06
Da:
“Fiorillo Raffaela”
A:”ugo colonna”
Questo è la testato dell’email, che ho conservato con il testo integrale.
ciao
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Grazie !
Antonio de Martini
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la globalizzazione porta sempre vie da sperimentare o già sperimentate, la delocalizzazione ha portato i bolli alle regioni… altre storie ed altri guasti con EQUITALIA. forse il guasto maggiore è sempre quello dello stato predatore, e non padre di famiglia. ci si spreca per trovare sistemi per mungere le proprie vacche che sono già magre, senza tenere conto dei deficit creati da uno status politico. si da carta bianca alle politiche speculative delle agenzie di rating, che in realtà non lavorano, ma succhiano il nostro sangue, e al contempo diamo del ladro a chi ha cercato chi con più onestà e chi sicuramente con meno di sbarcare il lunario, di avere un futuro per se e per i propri figli, visto che anche le pensioni sono e saranno sempre in discussione. si permette alla politica di estorcere denari al popolo in tutti i modi e allo stesso tempo mettere alla gogna chi non ha pagato il bollo perchè nella miseria del nostro vivere quotidiano ha preferito crescere i figli o magari un’automobile per avere la possibilità di andare a lavorare. lo scandalo della nostra politica, se è vero quello che leggo, non colpisce nessuno, tutti siamo apatici non reagiamo a vedere che c’è chi guadagna decine di migliaia di euro al mese e molto di più dei loro colleghi europei. non ci si scandalizza di fronte a chi deve lavorare quarant’anni per una pensione, solo che non hanno specificato che non troverà mai un lavoro, e che si andrà bene lo troverà dopo i quaranta e non potrà maturare mai niente. e poi qui a discutere di EQUITALIA, sarà sicuramente qualcosa di nobile, di santo, qualcosa da difendere da rendere simpatica nella sua lotta senza quartiere e che con mezzi sul filo di non so cosa combatte le sue battaglie e toglie come un novello Zorro ai poveri per dare ai ricchi! Ma non era il contrario?. ma in questa società sicuramente chi dice tutto e il contrario di tutto sicuramente ha più possibilità di farsi accontentare e comprare, e almeno in tutto il trambusto ci sarà chi non avrà capito niente e chi fa i cavoli suoi continuerà imperterrito a perseguire i suoi fini. mi viene in mente la scena di non ci resta che piangere di troisi … un gabelliere estraniato che continuava a chiedere il tributo senza curarsi e capire cosa gli succedeva intorno. ringrazio se questa mia sarà pubblicata, sarà il segno che forse ancora si può dire qualcosa in una discussione che spero possa essere sempre costruttiva, se non per noi almeno per i nostri figli…. e magari per i loro…
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“Qualsiasi societa’ puo’ cedere i suoi crediti a chi ritiene opportuno.chiedere che ceda a equitalia equivale a chiamare i carabinieri per aver ragione in una lite con tua sorella su quale film scegliere oppure a noleggiare agenti della mobile per averli come guardie del corpo personali. Ma non avevi detto che non mi avresti piu’ letto?”
E quindi secondo lei anche un cliente che non paga, è un’opinione? è come litigare su quale film vedere?Allora fa benissimo lo stato italiano a non pagare i suoi debiti, quando si tratta di opinioni il più forte ha SEMPRE RAGIONE.
Pazienza se poi gli stranieri investono poco in Italia anche per questo problema, tanto in Italia debiti e i crediti sono tutte opinioni!
dopo questa risposta di sicuro non leggerò più questo blog, addio
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