L’eccezionalità napoletana

L’amico Venanzi mi ha sollecitato chiedendo chi fosse il tenebroso organizzatore della incursione dei napoletani a Roma che avrebbe favorito Berlusconi spaventando i borghesi.
Valutare Napoli e i napoletani col metro “nostro” appartiene allo stesso genere di errore che fanno gli USA con i popoli arabi. La mentalità e’ differente e l’identità napoletana e’ prepotentemente solida.
Il sindaco di Napoli e’ quasi sempre stato un individuo con scarsa subordinazione verso il partito di appartenenza, da Lauro a Valenzi, a Iervolino, all’attuale sindaco.
Per far rendere i napoletani – come per farli obbedire o delinquere- bisogna far leva sullo spirito di appartenenza.
Durante il periodo delle Brigate Rosse, ricordate che l’ assessore Cirillo fu rapito e rilasciato incolume, mentre altri in altre città furono picchiati, feriti o uccisi?
Per limitarci a questa legislatura, basterà ricordare che gli episodi di “insubordinazione” su base individualistica e di appartenenza territoriale sono stati napoletani : dal rifiuto di un deputato del PD di abbandonare la presidenza della commissione di vigilanza RAI ( eletto dai conterranei del PDL) alla secessione di Bocchino con le sue commistioni politico-sentimentali con deputasse campane e una ministra che minaccio’ di far cadere il governo con le dimissioni.
Anche in questo caso delinquenziale, non va cercata la motivazione politica razionale, va cercata l’offesa fatta a qualche esacerbato individualismo napoletano che per mantenere intatto il suo prestigio ferito interviene come e quando può : con i mazzieri questa volta, con gli incendi delle immondizie altre volte.
Vuole esistere. E se ne frega se le sue azioni provocano effetti favorevoli a questo o a quello.
Anche del primo camion di pneumatici incendiato alla Pirelli dalle BR si disse e scrisse che erano i fascisti perché apparve come acqua tirata al mulino delle destre.
Succede quando non si selezionano le proprie frequentazioni elettorali, se non “dopo”.

By antoniochedice, on ottobre 18, 2011 at 6:18 am, under Uncategorized. 6 commenti
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Commenti

  • Avatar di gicecca gicecca  Il ottobre 18, 2011 alle 7:07 am
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    E’ come la psicanalisi, una teoria non falsificabile e quindi non dimostrabile e quindi solo una teoria che resta tale. sarà che a me Popper piace molto, ma vorrei – o meglio non vorrei-qualche prova provata. GiC

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il ottobre 18, 2011 alle 7:45 am
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      Le interviste di Popper non mi hanno mai impressionato al punto da indurmi a leggerlo. Facci il favore di dirci cosa ti impressiona di lui e quale sia il nesso con quel che ho detto/scritto.
      Il metodo scientifico si applica alle cose o comportamenti osservabili in assenza di fattori estranei o di disturbo.
      Questo metodo non e’ applicabile al comportamento degli esseri umani che sono entita’ uniche e irripetibili.
      Puoi applicare la tua ricerca di conferme prendendo un tassi’ a Napoli. Ti dara’ nome cognome e indirizzo.
      Non e’ un segreto mio, ma di Pulcinella.

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      • Avatar di gicecca gicecca  Il ottobre 18, 2011 alle 8:00 am
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        Ti sei soltanto alzato male. Ho un genero napoletano e so a memoria De Filippo. Ciao e buona giornata, magari da Pulcinella. GiC

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  • Avatar di andrea andrea  Il ottobre 20, 2011 alle 11:38 PM
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    ma quindi secondo lei, gli scontri a roma soprattutto una manifestazione di dissenso dei Napoletani nei confronti del governo?

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il ottobre 21, 2011 alle 6:53 am
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      No. Una banda di napoletani e “tafferuglisti” che han fatto le loro prove in val di susa hanno organizzato tafferugli per creare un clima da stato d,assedio con triplici – contrastanti – motivazioni: far sentire la voce di un caicicco trascurato, spaventare la piccola borghesia e giocare alla rivoluzione

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  • Avatar di andrea andrea  Il ottobre 20, 2011 alle 11:39 PM
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    ma quindi secondo lei, gli scontri di Roma sono soprattutto una manifestazione di dissenso dei Napoletani nei confronti del governo?

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