Le occasioni storiche perdute: ieri l’elettronica. Oggi l’emissione di neutroni ( energia) per ultrasuoni sperimentata dal gruppo di Fabio Cardone, Roberto Mignani e di Cherubini . di Antonio de Martini

Il signor Hertz  – non quello dell’autonoleggio – fu  lo scopritore delle  onde radio nel 1895.  Guglielmo Marconi  trovò il modo di applicarle a qualcosa di utile che ha cambiato la faccia del mondo.  La radio.Nel  primo  quidicennio  del 1900, questa applicazione cambiò il mondo militare, anche se gli italiani ancora stentano  in materia di elettronica.  Abbiamo perso un secolo.

I cambiamenti più evidenti, si ebbero in campo navale, perché le navi  poterono evitare di affidarsi alle segnalazioni visive, specie dopo la battaglia di Tshushima.

Durante la guerra Russo giapponese, la flotta russsa ( 30 navi all’arrivo)  proveniente dal Baltico ( un viaggio di 30.000 miglia) si avvicinava al Giappone  e mirava alla base  di Vladivostock dalla quale poi avrebbe  minacciato le coste Giapponesi a corona attorno al porto. e protetto la costa russa.

 Il vantaggio russo consisteva nel fatto che esistevano cinque passaggi per raggiungere Vladivostock e la flotta giapponese avrebbe dovuto sorvegliare tutti e cinque i varchi, frazionandosi.   I Russi scelsero il primo e più grande varco rappresentato dallo stretto di Corea al centro del quale c’era l’isola di Tsushima che divideva lo stretto in due canaliIl canale orientale  fu quello fatale.  L’enorme traffico radio   fu rilevato dalla Sinano Maru che  avvertì il comando , decidendo la sorte della battaglia.  I giapponesi si concentrarono dietro l’isola e sbucando all’improvviso presero i russi nella classica manovra a T.

Le attrezzature giapponesi erano inglesi e , qualcuna  italiana, quelle russe  erano  tedesche.  Nel decennio successivo, tutti impararono a sviluppare l’uso strategico e tattico della radio, tranne noi. Lo jutland e la guerra sui mari, non ci hanno insegnato  a non  snobbare chi ha delle intuizioni o fa ricerca, magari in proprio.  Il numero dei nostri brevetti ( di qualità sottotono) è  annualmente tradizionalmente inferiore a quello greco o portoghese.

Ai nostri giorni  , nella guerra di Libia, la guerra elettronica ha deciso la sorte dei combattimenti dando una superiorità assoluta agli alleati ,  come previsto da Giulio Dohuet (” Il dominio dell’aria” ed. A Mondadori 1932) , altro italiano ammirato  all’estero e soltanto  lì. 

Un gruppo di ricercatori  italiani , basandosi sulla fisica teorica ( in cui siamo maestri, non necessitando di tecnologie particolari) ha sperimentato una emissione di neutroni  da metalli inerti provocato da ultrasuoni.  Sul ferro, il materiale più inerte che c’è, hanno ottenuto  risultati strabilianti ( minimi come in ogni esperimento) : si è liberata il doppio dell’energia, la radioattività è risultata priva dei nocivi raggi alfa, beta e gamma e,  spegnendo gli ultrasuoni, l’emissione di neutroni è cessata subito . Sottoponendo allo stesso esperimento un materiale radioattivo come il torio, dopo 90 minuti la quantità di torio presente nella soluzione, sia le radiazioni,  risultavano dimezzati. In natura occorrono due anni perché ciò avvenga.  Il decadimento in questo caso è stato diecimila volte più veloce.

I risultati degli studi di Fabio Cardone e Mignani ( DEFORMED SPACETIME ) sono stati pubblicati dalla prestigiosissima editrice  SPRINGER VERLAG e

Anche per questo secolo, staremo a guardare?  Non potrebbe essere interessnte per il Giappone finanziare degli esperimenti  in corpore vivo? Io dico di si.

I trackback sono chiusi, ma puoi postare un commento.

Commenti

  • Avatar di urc urc  Il aprile 3, 2011 alle 5:17 PM

    Nel 1958 ho iniziato a lavorare a Frascati presso i Laboratori Nazionali del Sincrotrone,che poi divennero parte delle ricerche nucleari e successivamente ENEA, ente di cui non so più quali finalità abbia. Nell’arco di cinquant’anni ho avuto modo di assistere a riunioni, convegni, dibattiti dei più noti organismi anche confindustriali.
    Una affermazione, vari decenni fa, di un alto esponente industriale (mi pare fosse il presidente della Pertusola, significativa della mentalità di un certo mondo produttivo) affermò che non erano importanti la ricerca e i brevetti; e l’efficienza si dimostrava con il pagamento delle «royalties». Poi altre questioni sono intervenute a farci«perdere occasioni storiche».

    "Mi piace"

  • Avatar di edoardo edoardo  Il aprile 3, 2011 alle 9:37 PM

    Mi permetto di proporre una sola probabile correzione: l’inventore della radio non fu Marconi ma Tesla, il quale tra l’altro, a proposito delle fonti energetiche diceva: “l’uomo si comporta come chi, stando su uan barca nel mezzo di un lago, muore di sete… mentre in realtà gli basterebbe allungare una mano fuori dalla barca, per bere tutta l’acqua che desidera”.
    Appare sempre più chiaro l’uso delle frequenze nella modificazione (e creazione) della materia. Dubito che qualcuno (in occidente) sia interessato a sviluppare fonti alternative agli idrocarburi.
    Un esempio: mi risulta che il comune di Cento ha avuto in comodato gratuito l’utilizzo di una macchina per distruggere la spazzatura. Qualcuno ne ha mai sentito parlare? Eppure funziona! E funziona proprio con l’applicazione di tecnologie delle frequenze.

    "Mi piace"

    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il aprile 3, 2011 alle 9:44 PM

      Grazie della informazione, vedro’ di andare a dare un kocchiata. Sa chi la usa o chi la Fabbrica? Sugli idrocarburi lei ha ragioni da vendere. Pero’ se riusciamo a cambiar musica… li suoniamo
      Le mail ti raggiungono ovunque con BlackBerry® from Vodafone!

      "Mi piace"

      • Avatar di edoardo edoardo  Il aprile 3, 2011 alle 9:51 PM

        Le consiglio di chiedere conferma al comune di Cento, gl’inventori sono della stessa città.

        "Mi piace"

      • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il aprile 3, 2011 alle 10:10 PM

        Grazie, sa se usano ultra suoni

        "Mi piace"

  • Avatar di Giorgio Vitali Giorgio Vitali  Il aprile 3, 2011 alle 10:30 PM

    TROPPI ITALIANI GENIALI SONO COSTRETTI A TENERE LA LORO INVENZIONE ( non solo crezione cervellotica ma anche sperimentata sul campo, come Marconi peraltro, che fu costretto a brevettare in Inghilterra, ove era facilitato dalla madre inglese)NEL CASSETTO. O, PIU’ SPESSO, NEL CESTINO.
    Leggere: LA SINDROME DI MEUCCI. Contro il declino italiano. Marsilio ed. di Giuliano da Empoli.

    "Mi piace"

  • Avatar di edoardo edoardo  Il aprile 4, 2011 alle 8:51 PM

    So che l’impianto ha le dimensioni di un container di 12 metri e può “cancellare” qualunque rifiuto, compresi i rifiuti speciali ospedalieri, per esempio. So che la base della macchina è nell’utilizzo di procedimenti chimici ma sopratutto di opportune frequenze.
    Questo tipo d’impianto è stato costruito anche dai russi (mi è stato riferito che sono molto avanti nelle tecnologie non convenzionali) ma la tecnologia russa non prevede il ciclo continuo che invece c’è nell’impianto italiano.
    Sarebbe opportuno verificare l’informazione contattando il comune di Cento per avere conferme sull’efficienza dell’impianto. Chi ci ha lavorato mi ha detto che funziona… ma è come chiedere all’oste se il vino è bbbono!

    "Mi piace"

    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il aprile 4, 2011 alle 8:55 PM

      Grazie per queste informazioni e per quella principale si intende. Terro’ al corrente.
      Le mail ti raggiungono ovunque con BlackBerry® from Vodafone!

      "Mi piace"

Lascia un commento