In una epoca preistorica in cui ho avuto l’ingenuità di voler fare, per circa un anno, il capo delle relazioni internazionali del Ministero dell’Agricoltura, gestione Alemanno ultima parte, ho avuto modo di occuparmi anche del Sudan.
La prevenzione che avevo, è scomparsa alla prima volta che mi sono recato sul posto. Intanto la famosa battaglia campale di Omdurmann che fece la fama di Churchill, ho scoperto che le perdite inglesi furona di tre ufficiali e ventisette uomini di truppa, più pochi egiziani delle truppe ausiliarie. Poco più di una manifestazione turbolenta. Dopo questa prima bugia della perfida Albione, ne ho scoperte molte altre.
All’arrivo, nessun apparato poliziesco, nemmeno in aeroporto, una sola camionetta, con mitragliatrice, davanti alla presidenza della Repubblica, nessuna davanti al ministero dell’agricoltura e alle ambasciate, nessuna donna velata – sono generalmente ben fatte e vestono con una sorta di sari all’indiana – tassisti onesti, insomma Khartoum- Ondurmann

Khartoum/Omdurmann: alla confluenza tra Nilo Bianco e Azzurro ed al centro di interessi petroliferi, strategici e militari
( le due città si sono praticamente fuse) è un posto pacifico, inabitabile d’estate per la calura, ma a dicembre , quando ci andai, c’era una primavera invitante che mi condusse a sorseggiarmi una Coca Cola alla confluenza tra Nilo Bianco e Nilo Azzurro godendo l’aria fresca dei due fiumi che si snodavano davanti ai miei occhi.
Questi ricordi me li ha fatti tornare GEORGE CLOONEY ieri sera quando al telegiornale ( TG 1 delle 20.00) invece di Continua a leggere