La favola è quella che ci hanno raccontato quando si trattò di aderire all’euro. Avremmo vissuto felici e contenti perché il nostro debito pubblico sarebbe costato meno e la nostra moneta sarebbe stata inaffondabile.
L’operazione ” passaggio” fu affidata ad Amato ( non dimentichiamolo) , forse perché aveva già portato a buon fine l’iniziativa ” Craxi in galera”.
Il buon Amato si dotò di un fido collaboratore pescato in BNL e si mise allopera. ( a proposito, il comitato per il cambio da lira a euro è ancora vivo al ministero del tesoro….). Morale, quando giunse il momento di usare l’EURO, nessuno sapeva quanto questo valesse rispetto alla lira – forse Pippo Baudo – e a che prezzo comprare i fagliolini. Adesso costano 7 euro al chilo.
Il gioco delle tre carte prosegue – con gli stessi complici – puntando agli interessi pagati dai nostri buoni del tesoro. “L’Italia non ce la fa”,” l’Italia ha un debito troppo elevato”,” l’Italia non ha credibilità perché è instabile” ecc.
C’è una manina, quella dell’intelligence germanica, dietro queste continue disinformazioni di cui è bersaglio l’Italia. Continua a leggere