Nella recente crisi Ucraina, alcune difficoltà interne russe sono state ammortizzate dalla immagine da statista conferita a Vladimir Putin dal ruolo di Mosca nel Levante grazie alla sua presenza in Siria, in Iran ed agli accordi stipulati con ciascun paese.
In particolare la Turchia, membro della NATO,non un qualsiasi paria arabo, ha stipulato accordi per un gasdotto che – pur non più diretto verso l’ Europa Occidentale rappresentava una continuità diplomatica di rapporti, un “piano B” dal punto di vista economico e un cliente per Gasprom anche se limitato all’Anatolia che comunque ha 70 milioni di abitanti con ormai un buon potere di acquisto.. Continua a leggere