Olivier Blanchard, il capo economista del Fondo monetario Internazionale ed il suo collega Daniel Leigh, il 3 gennaio 2013 , in un articolo pubblicato sul sito ufficiale della banca, hanno ammesso che i piani di austerità imposti all’Europa ( Grecia, Spagna, Italia ecc) sono stati mal calcolati e, ovvio, calcolati per eccesso.
La riduzione dei deficit pubblici ha provocato una riduzione della crescita molto superiore a quanto previsto dai modelli matematici del FMI.
A pagare le conseguenze di questo errore siamo stati noi , i greci, gli spagnoli, i portoghesi , gli irlandesi, i ciprioti.
A pagare per aver commesso l’errore , o omesso di controllarlo, non verrà chiamato nessuno.
Procediamo con ordine: finora l’algoritmo del FMI prevedeva che per ogni riduzione dell’1% del deficit pubblico , si verificava una contrazione della crescita dell’ordine dello 0,5% .
L’ultima elaborazione dell’FMI mostra invece che per ogni 1% di riduzione del deficit, si è provocata una riduzione di ricchezza dell’ 1,6%. Il triplo del previsto.
Al momento non dispongo di un modello matematico che consenta di calcolare se anche i disoccupati siano stati il triplo del necessario, ma a occhio, direi che non sono lontano dal vero.
” La spiegazione è che i moltiplicatori fiscali hanno provocato effetti piu elevati di quanto implicitamente previsto” scrivono i due economisti. Ne deduco che gli evasori fiscali hanno salvato l’Italia, dopo che negli anni cinquanta e sessanta – come disse Ugo La Malfa – crearono il miracolo economico investendo i loro guadagni senza darli allo stato.
La scelta di imporre l’austerità per recuperare credibilità è stata presa dalla UE e dalla Banca Centrale Europea di quel figurino con la camicia bicolore di Jean Claude Trichet.
Secondo il loro punto di vista, la riduzione di ricchezza sarebbe stata sopportabile ed “i conti sarebbero tornati in ordine” un po’ come quei sacerdoti che promisero il vento in poppa alla flotta greca se si fosse sacrificata Ifigenia.
Tanto a morire non sono mai i loro figli.
Invano Paul Krugman e tutti i keneysiani d’ Europa hanno messo in guardia dall’errore strategico aggravato dalla miopia matematica , ormai si era costituita la Troika ( FMI, BCE, UE) – che d’ora in poi sarebbe meglio chiamare Trimurti – comodo rifugio deresponsabilizzante che iniziò a chiedere sempre più sacrifici umani.
I loro fiduciari locali , tra questi il professor Mario Monti da Varese , applicarono ai pazienti le sanguisughe per diminuire la pressione del sangue e… meraviglia, invece di guarire il paziente da strani segnali preagonici.
Fuor di metafora, quel che più mi indigna in Italia è che nessuno di questi farabutti si sia sentito in dovere di chiedere scusa o almeno di informare dell’accaduto magari addossando la colpa a qualcun altro.
Mario Monti ha detto, col sussiego del mago Zurlì, che se richiamato a Palazzo Chigi potrebbe ridurre l’IMU. Bontà sua.
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio – si chiama pure come Larussa – Visco, ha corretto verso il basso la previsione di decrescita come se fosse farina del suo sacco.
Berlusconi, è tornato dalla sua fuga precipitosa dicendo che rivuole governare.
Bersani, vecchio filone, dice che non promette miracoli, sapendo di averne uno nella borsa da tirar fuori al momento opportuno.
Delle due , l’una: o non lo sanno e vanno cacciati a calci nel sedere, oppure lo sanno e stanno spacciando per capacità di miglior governo la correzione di un errore che solo il capo del FMI ha avuto il coraggio di ammettere pubblicamente.
Nel prossimo post affronteremo il problema dell’affidare la nostra vita ai modelli matematici, intanto suggerisco di organizzare una class action contro tutti i responsabili. In America .
Commenti
Analisi totalmente condivisibile, ora manca solo l’epilogo per i responsabili, resta da trovare la Cliternestra del caso.
Anche nello FMI ci sarebbe da valutare dove hanno raccattato i loro matematici, se col metodo col quale vengono designati i manager di stato in Italia o qualche variante similare.
Resta da capire se certi macroscopici errori, comuni in tutto blocco occidentale, siano dovuti a semplice incompetenza o demenza degli addetti ai lavori, piuttosto che al raggiungimento di qualche innominabile scopo, magari leziosamente delineato nelle Georgia’s Guidestones.
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per chi ha provato i colpi sulla sua pelle, non c’è differenza.
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Gli “errori di economia” sono in realtà scelte volute, essendo i cosiddetti “esperti economici” ben consapevoli delle conseguenze.
Mario Monti ha sempre ammesso che “Stiamo distruggendo la domanda interna” https://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc e che “Il più grande successo dell’euro è la Grecia” https://www.youtube.com/watch?v=lNbNrj8acTY.
Affermare che riducendo il deficit dell’1%, la crescita si riduca dello 0,5% è matematicamente impossibile e non esiste alcun modello serio che lo sostenga. Ridurre dell’1% il deficit significa che tolgo quella cifra dalla spesa nel sistema economico o aumento le tasse (che è lo stesso), quindi come minimo riduco il PIL dell’1%. Poi se ho anche una certa “propensione marginale al consumo=C”, in realtà questa riduzione è maggiore, visto che chi avesse ricevuto questo denaro, lo avrebbe ulteriormente speso per l’acquisto di qualcos’altro.
Le politiche di austerity non portano i conti in ordine, ma servono a non far capire quanto il sistema della moneta a debito sia pericoloso perchè fa aumentare il debito in modo esponenziale.
Ricordiamo sempre per chi lavorano queste persone e quali interessi tutelano.
Il sistema bancario crea dal nulla tutto il denaro che usiamo con il meccanismo del prestito, sul quale tutti noi, Stato, aziende e cittadini, paghiamo continuamente interessi.
Stiamo parlando di circa 70-80 mld di euro di interessi annui sul debito pubblico e circa 120-150 mld di euro di interessi annui sul debito privato, pari a circa il 12% del PIL, che finiscono sui mercati finanziari, altro che crescita …
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@Conditi. Se tutte queste persone “lavorano per qualcuno e ne tutelano gli interessi”, me lo presenti che vedo se ci fa uno sconto. Lei non ha capito o non ha voluto capire il senso della mia replica. Nega valore a un calcolo ben noto. Credevo di leggere Einstein ( nome ebraico, lo so) sotto l’intervento, ma deve esserci un interpolazione.
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Le presento il “sistema bancario privato mondiale”, per lo sconto può rivolgersi a Wells Fargo, Bank of America, Citigroup, JP Morgan, Goldmann Sachs, ecc.., ma glielo daranno solo se è una multinazionale o un grande società d’investimento.
Io ho capito il senso della sua replica e la condivido, infatti la riduzione dell’1% del deficit porta ad una contrazione della crescita ben superiore a 1%, è matematico. Volevo solo dimostrare che quello che dicono è falso ed i modelli che hanno sono sbagliati ed usati solo per nascondere i veri obiettivi.
Perchè quelli che lei chiama “farabutti”, purtroppo non fanno “errori di economia”, ma perseguono obiettivi precisi e li raggiungono.
Sarebbe interessante cercare di capire quali sono questi obiettivi, invece di pensare che siano errori.
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insomma, secondo lei ” i farabutti” sono infallibili. Prova ne sia la sua affermazione e null’altro.
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Casomai sono errori con obbiettivi invece che fine a se stessi.
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Se l’articolo di Blanchard et al. é pubblicato nel gen 2013 sono passati 4 anni e 5 mesi senza che sia accaduto nulla. Mi pare che le speranze che possa accadere qualcosa (oltre tutto a Ifigenia morta o almeno sparita dal quadro) siano pochine. E chi potrà ridare al disoccupato nel 2013 il suo lavoro e al Greco un poco impoverito il suo orticello ? GiC
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ho detto nel titolo che era un articolo consolatorio….Certo, prima o poi, un matto per cui tifare lo troviamo!
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Confesso che non ho capito perché AdM se l’é presa col sig. Conditi. Al quale direi che se “i cosiddetti esperti economici” sono ben consapevoli delle conseguenze” di ciò che fanno o propongono, si tratta di veri esperti e non di “cosiddetti”. A me, da non esperto, pare che almeno alcune azioni economiche hanno alla fine conseguenze diverse da quelle che vengono propagandate e diffuse. Che vivere “a debito” sia cosa da non fare era l’insegnamento dei miei nonni e dei miei genitori (ma allora non avremmo mai comperato casa e frigorifero); lo stesso vale -mi pare, sempre da ignorante- per gli Stati che hanno comperato consenso e pace sociale a spese di un futuro più o meno lontano che poi é diventato vicino. Ma tutto questo con l’articolo di Blanchard et al. c’entra poco. A AdM direi che la cosa non mi consola affatto e non vedo matti o pifferai per cui tifare. GiC
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Chiamo gli “esperti economici” cosiddetti, perchè sono certamente esperti, ma propagandano e diffondono idee sbagliate per raggiungere obiettivi nascosti.
In particolare nascondono la natura “debitorio” di tutta la moneta che usiamo ed il reale impatto che questo fatto ha nell’economia reale in termini di costi per interessi sul debito stesso. Tutto questo c’entra con l’articolo di Blanchard perchè le politiche di austerity servono a “calmierare” gli effetti esponenziali della crescita del debito pubblico e privato, impedendo l’evidenza dei loro effetti.
Con lo spauracchio del debito ed i modelli matematicamente sbagliati che usano, ci convincono ad accettare politiche di austerity che peggiorano la crisi economica invece di risolverla. E lo sanno benissimo.
Pensi quanto sono bravi a nascondere la realtà, lo sovranità monetaria è ancora dei singoli Stati, anche all’interno dell’Eurozona, ma siamo tutti convinti che l’unico modo di creare denaro sia chiederlo in prestito al sistema bancario privato che non potrebbe crearlo.
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Non sarei molto d’accordo; Milton Friedman, al confronto del quale Donald Rumsfeld si riteneva un idiota (ma guarda un po’), per me rimane un ciarlatano che ha abusato della matematica in maniera oscena per dimostrare teorie impossibili da dimostrare matematicamente in quanto le variabili sono quasi infinite e soprattutto modificabili da “energie sottili”.
Aleksandr Aleksandrovič Fridman, che porta lo stesso cognome traslitterato, sarebbe stato in grado di confutarlo totalmente, con argomentazioni analoghe con le quali confutò Einstein, il quale dopo aversi chiarito con lui, ammise il suo errore.
Questi guru dell’economia, al contrario di Einstein, non hanno l’umiltà di ammettere eventuali errori nella dimostrazione delle loro teorie, pertanto tendono a perpetuarli, forse anche perché gli interessi in gioco non lo permettono.
Rimane da vedere in quanto tempo certi “errori” possono portare al collasso il sistema, certo è che il perpetuarsi di certi errori hanno oramai spinto ai limiti la sostenibilità del sistema stesso e credo che si debba preoccupare delle eventuali correzioni che saranno applicate per posticiparne il collasso.
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