LA CINA RIPRENDE LA CRESCITA CON LA RICETTA OPPOSTA A QUELLA ITALIANA. di Antonio de Martini

La Banca Centrale Cinese (The People’s Bank of China ) ha tagliato il tasso di interesse ben due volte: a giugno e a luglio scorsi.
inoltre, nel periodo 2011/12 ha ridotto per tre volte consecutive la riserva obbligatoria che le banche devono accantonare su istruzione del governatore, liberando così 1,2 trilioni di yuan – pari a 193 miliardi di dollari- che sono affluiti a finanziare il circuito economico delle industrie.
Le conseguenze non si sono fatte attendere: l’ufficio nazionale di statistica ha comunicato che a novembre 2012 ha rilevato che la produzione industriale è aumentata del 10,1% rispetto all’anno precedente.
Altra sorpresa:
le vendite al dettaglio sono aumentate del 14,7% e i ” Fixed assets investments” negli undici mesi del 2012, del 20,7% , un pelo sotto le previsioni.
Sun Junwei, economista presso la Banca HSBC di Pechino , prevede che questa ripresa durerà fino a luglio.
Certo, il pericolo di inflazione resta sullo sfondo, ma il governatore Zhou Xiaochuan , pur sorvegliando i prezzi, è ottimista circa il contenimento dell’inflazione.
I prezzi franco fabbrica sono aumentati del 2,2% a Novembre rispetto all’anno precedente ( a ottobre erano al 2,8%) segno che anche le industrie fanno la loro parte riducendo i prezzi.
L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 2% contro una previsione di crescita del 2,1% .
La previsione governativa di inflazione prevista era del 4% e siamo ben sotto la già tollerabile previsione.

Assistiamo insomma ad una altra ripresa provocata dal ” quantitative easing” – l’immissione di liquidità per far girare l’economia – come negli Stati Uniti e in Inghilterra.
L’Europa è invece sotto influenza tedesca e vuole seguire la strada del sacrificio che nel medio termine farà rinascere l’economia e rieleggere Angela Merkel.
L’Italia segue, senza influire sul proprio destino.
Ricordo umilmente alla signora che nel medio termine saremo tutti morti e che alla sua rielezione ormai crede solo lei. I sacrifici che ci impone sono, oltre che dannosi, inutili.
Sembra la riedizione in campo economico della disavventura di Salò.

Due chiacchiere italiane: Bankitalia, oltre a fare da Agenzia di lavoro interinale per il prof Monti non svolge altri compiti di rilievo ormai di fatto acquisiti dalla BCE ( Banca Centrale Europea) .
La funzione di vigilanza, mai stata vigile, è ridotta a una pantomima.

Il sistema bancario si è trincerato in una ostinata e cieca difesa dei propri interessi egoistici, fottendosene della propria funzione di finanziare le imprese italiane , tradizionalmente tutte sottocapitalizzate e in crisi da rallentamento della velocità di circolazione della moneta dovuto alla morosità sistematica dei detentori di capitali ( utilities, Eni, Telecom, Stato ecc), agli ostacoli posti dalle autorità con la scusa dei controlli anti criminalità ( in realtà evita loro la fatica dell’inchiesta) ed alla burocrazia in genere.

A questo baillamme andrà ad aggiungersi il problema di immagine provocato dalla prospettiva Berlusconi, a meno che non capisca che dovrebbe limitarsi a fare il capo partito e trovi un premier – o almeno un ministro degli esteri – di grande prestigio e di solida cultura europea.
Identica la situazione nel caso di Bersani , un provinciale rimasto al 1984 privo di caratura internazionale che, per darsela, va in Libia…
Dovremo fare presto una serie di riflessioni sul da farsi.

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Commenti

  • Avatar di gicecca gicecca  Il dicembre 11, 2012 alle 8:33 am

    Dopo parecchio tempo, rieccomi. B&B certo no. Casini sunt nomina rerum. Astenersi al 30 o anche al 35% significa lasciar via libera al 70 o 65% che vota comunque. Fermare il declino di Giannino o il come si chiama di Montezemolo e Ricciardi sono talmente piccoli che gli ci vuole un gigante su cui salire per arrivare a vedere la fine della loro stanza. Aspetto le tue riflessioni sul da farsi, meno non documentate di quelle, non tue, qui apparse su BXV. Buona giornata, vado a pagare l IMU. GiC

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il dicembre 11, 2012 alle 8:47 am

      Devo essermi perso qualcosa: BXV cos’è?
      La previsione di astensione è del 42 a cura dello stesso istituto che previde , appunto, il 42% per la Sicilia. Per l’IMU hai tempo fino al 17 del mese.
      Lieto di risentirti.

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  • Avatar di abrahammoriah abrahammoriah  Il dicembre 11, 2012 alle 10:19 am

    11 dicembre 2012

    Essendo la politica italiana totalmente asservita al sistema finanziario, l’ unica soluzione sarebbe il rivoluzionario ristabilimento della democrazia andata sempre più degradando durante la cosiddetta seconda repubblica e totalmente azzerata con il governo Monti. Ma a meno di un epocale – e non “trattabile” con i metodi ordinari – collasso del nostro paese (catastrofe peraltro non da escludersi), la non eccelsa tradizione rivoluzionaria italiana non lascia proprio molte speranze a riguardo.

    Massimo Morigi

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  • Avatar di gicecca gicecca  Il dicembre 11, 2012 alle 12:17 PM

    Catastrofe da non escludersi ma anche da non augurarsi, comunque. Dalle rivoluzioni escono gli Augusti, i Napoleoni, gli Stalin e qualche volta persino, dalle democrazie tipo Weimar gli Hitler. Mia nonna avrebbe detto dalla padella nella brace. Vedete un po voi … GiC

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  • Avatar di patrizia mariani patrizia mariani  Il dicembre 12, 2012 alle 7:36 am

    Il tempo delle riflessioni si sta esaurendo , rimane il vuoto totale di reazione di questo popolo che non riesce a capire di essere lui l’unico artefice del proprio futuro.Affossare Berlusconi , non a causa dello ” spread “, ma per aver offerto alla speculazione guidata da “frau Merkel “un …assist incredibile, disobbedienza civile con lo sciopero del pagamento delle tasse, astensione massiccia dal voto….???Ma la vera domanda è :esiste nel nel nostro partèrre politico qualcuno capace di ricostruire questo paese ? Mi sembra che la risposta sia NO

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il dicembre 12, 2012 alle 7:45 am

      Il tuo sembra è dettato da un eccesso di cautela. Così come è organizzata la selezione della classe dirigente, non produce che quaquaraquà.
      Già nel 1992 e nel 2011 i partiti politici sono stati commissariati e allontanati dal potere perché si rigenerassero.
      Non è servito a nulla.
      È ormai evidente che diventa necessario un tipo di intervento più drastico.

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  • Avatar di gicecca gicecca  Il dicembre 12, 2012 alle 8:24 am

    Veramente non vedo, secondo me per fortuna, neanche un Papadopoulos o un Videla. Non mi pare ci siano aquile ma solo Passeri. A Cuccia a Cuccia …. ma anche le cucce sono di altri tempi. E i Marchi(onne) di fabbrica stanno a Detroit, o a Chicago, non so.
    “Quella vita che é una cosa bella non é la vita che si conosce, ma quella che non si conosce, non la vita passata ma la futura. Con l’anno nuovo il caso incomincerà a trattar bene voi e me e gli altri e si principierà la vita felice. Non é vero ?” “Speriamo” (Leopardi, Dialogo di un passeggere e un venditore di almanacchi, 1832)

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