Raccontando dei suicidi nelle FFAA statunitensi ( + 40% rispetto all’anno precedente) passati da 25 a 35, questo blog ha segnalato il malfunzionamento dei nuovi aerei da combattimento F22 sui quali già undici piloti hanno rifiutato di salire rovinandosi la carriera. L’aereo più costoso del mondo ha un “difetto introvabile ” al sistema di ossigenazione.
La notizia viene data stamattina , finalmente, dall’agenzia Italia,
circoscritta a una intervista TV a due dei piloti , senza riferimenti al problema dei suicidi e priva degli elementi di politica industriale e estera suscettibili di interessare più vasti pubblici. Stanziamenti vertiginosi . Revisioni fallite.
Un nucleo di questi aerei difettosi è stato dislocato nel Golfo persico quale supplementare misura di sicurezza nel confronti dell’Iran, con il pericolo di creare un incidente internazionale in caso di caduta accidentale di uno degli aerei che potrebbe indurre i media , o altri interessati, a parlare di “abbattimento” con annesso casus belli.
Questa considerazione su una notizia ” minore”, mi stimola a capire le motivazioni che inducono tanti bloggers a dedicare tempo per dare notizie a sconosciuti.
Nato come una sorta di ” Diario” ( questo è l’etimo del nome) , il BLOG – in generale – sta acquisendo caratteristiche originali , facendosi strada anche come veicolo di notizie , rubando così il mestiere non solo ai media cartacei, ma anche alle agenzie di stampa.
Penso che sviluppare questa funzione – per dare notizie, non per pavoneggiarsi – da parte di singoli bloggers, consenta di ridimensionare il peso e l’autorevolezza delle grandi agenzie ( Afp, Reuters ecc) che ormai tendono per comprensibili ragioni economiche a rendersi portavoce di interessi in grado di disporre di uffici stampa o mezzi di pressione che offrono news già confezionate.
L’informazione, per essere vera deve essere libera e per essere libera non può passare attraverso filtri operativi ( redattore capo, direttore) o economici ( editore, consiglio di amministrazione ) o di spettacolo ( mischiati con immagini, suoni, effetti speciali).
La notizia è come il salame buono : un prodotto artigianale.
La verità , come la bellezza, non vuole orpelli .
Le persone sono assetate di informazioni precise , gradiscono interpretazioni ( meglio, analisi) personali a patto che siano franche e sono ormai refrattarie ai polpettoni ammanniti dai media che – come in certe funzioni religiose bizantine – passano il tempo a incensarsi tra loro del tipo
” l’autorevole Financial Times”.
Dire che un aereo ha un difetto introvabile al sistema di ossigenazione può interessare uno che faccia il meccanico a Bergamo alta.
Bisogna anche dire che delle persone hanno rischiato su quell’aereo la propria carriera per contrastare l’idrovora del sistema industriale che succhia le nostre risorse e che dei farabutti hanno spedito piloti e aerei in una zona di frontiera col rischio che ci scappi il morto – e che morto- non basta.
Bisogna anche dire che c’è gente che si suicida perché è stanca di sentirsi raccontar palle sulla superiorità del sistema democratico occidentale, è stanca di una vita nomade , è stanca di essere odiata da sconosciuti, è stanca di uccidere.
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Rileggetevi “Erano tutti miei figli” di Arthur Miller, 1947. GiC
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