Sento già le dichiarazioni di vittoria di tutti i capi partito. Mi rimbombano in testa: abbiamo tenuto, abbiamo vinto a sud, Il veneto tiene, i nostri amministratori sono stati confermati.
Nessuno che citi – nemmeno i giornali e la TV pubblica – la crescita del numero dei cittadini che
a) non vanno a votare ( io sono tra questi)
b) votano scheda bianca
c) annullano la scheda
Le liste vengono presentate accompagnate da alcune centinaia di firme che ogni volta che vengono controllate, risultano false. Un tempo era obbligo del cittadino andare a votare ed era addirittura previsto che si stampigliasse sul passaporto il marchio dell’infamia : “non ha votato”. Da quando Mario Vinciguerra – un galantuomo che si fece quattordici anni di galera per aver diffuso volantini antifascisti – si presentò ai primi anni sessanta , in questura chiedendo che gli stampigliassero il passaporto come minacciato, la pagliacciata ebbe termine.
Ricordiamo tutti quel che è successo alle scorse elezioni amministrative regionali, in cui il partito di maggioranza relativa è stato escluso dalle liste, non per cospirazione di
” nemici” esterni, ma per interessamento di “amici” di partito un pò sbadati.
E i risultati? Se la percentuale dei votanti cresce, è prova di maturità democratica. Se diminuisce, è prova che ci stiamo allineando alla democrazia americana ed ai paesi più avanzati.
In quasi tutti i paesi si vota in un solo giorno e all’indomani vengono proclamati i vincitori. In Italia si vota in due giorni (e per avere il risultato qualche volta abbiamo aspettato anche sei giorni.)
C’é sempre una notte nelle elezioni della partitocrazia.
Commenti
Piccolo spreco da eliminare subito (cioè mai): il voto anche di lunedì. Lo scriverò sul modulo del Governo a ciò deputato. GiC