L’espansione degli interessi diplomatici, energetici ed economici di Pechino nel Golfo Persico costituisce una delle più rilevanti tendenze geopolitiche del Paese negli ultimi anni ed il principale fattore di innervosìmento per la diplomazia USA.
I cinesi si sono inseriti nel contesto di tensioni e manovre diplomatiche riguardanti
il contenzioso sul programma nucleare iraniano. Non è una sorpresa, quindi, se la posizione cinese sul dossier iraniano sia stata l’oggetto dei colloqui tenuti dal Premier Wen Jiabao con i dirigenti politici dell’Arabia Saudita, degli Emirati Arabi e del Qatar nel corso della sua visita in questi Paesi dal 14 al 19 gennaio.
Anche l’imminente visita del vice presidente cinese Xi……in Turchia ha come temi dominanti L’Iran e la situazione Siriana, assieme ad un piano di aiuti economici cui Erdogan anela per fronteggiare la crisi.
La fame di energia della Cina negli anni recenti ha spinto il governo di Pechino a diversificare e a espandere la rete di fornitori in Medio Oriente e in altre aree. Nonostante Teheran resti un’importante fonte di petrolio per il gigante asiatico, il maggior produttore di greggio – ossia l’Arabia Saudita – è attualmente il principale fornitore della Cina.
Dalla fine del 2009, la Cina ha superato gli Stati Uniti per l’importazione di petrolio saudita.
Nel dicembre dello scorso anno, Riyadh ha venduto ai cinesi 1.120.000 barili al giorno.
La Cina, insieme all’India e al Giappone, prevede di ridurre di almeno il 10% le importazioni di petrolio proveniente dall’Iran, nel contesto dell’inasprimento delle sanzioni contro la Repubblica Islamica.
Un’altra area di avanzata per la Cina, è rappresentata dall’arcipelago delle Maldive, dove il nuovo presidente – uscito dal colpo di Stato – ha dato un segnale forte , ricevendo per primo l’ambasciatore cinese Hu Hongyaho.
Commenti
E’ la lenta ma implacabile avanzata a fari spenti dell’OCS di Shanghai laddove
la Cina ed i suoi satelliti si ritrovano a fianco della Russa con India e Iran paesi osservatori.
Visto che la Turchia è nella NATO, l’obbiettivo pare proprio quello di cercare di legarsi ancor di più all’Arabia Saudita, aumentando l’insaziabile richiesta ener-getica dei cinesi per ottenere in cambio una migliore influenza militare ed un
certo affrancamento dei sauditi dai taciti accordi con gli anglo-americani.
La vedo molto difficile nel breve ma loro ci provano sperando in qualche possibile disequilibrio causato dalle imminenti elezioni USA.
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