Archivi del giorno: ottobre 18, 2011

L’eccezionalità napoletana

L’amico Venanzi mi ha sollecitato chiedendo chi fosse il tenebroso organizzatore della incursione dei napoletani a Roma che avrebbe favorito Berlusconi spaventando i borghesi.
Valutare Napoli e i napoletani col metro “nostro” appartiene allo stesso genere di errore che fanno gli USA con i popoli arabi. La mentalità e’ differente e l’identità napoletana e’ prepotentemente solida.
Il sindaco di Napoli e’ quasi sempre stato un individuo con scarsa subordinazione verso il partito di appartenenza, da Lauro a Valenzi, a Iervolino, all’attuale sindaco.
Per far rendere i napoletani – come per farli obbedire o delinquere- bisogna far leva sullo spirito di appartenenza.
Durante il periodo delle Brigate Rosse, ricordate che l’ assessore Cirillo fu rapito e rilasciato incolume, mentre altri in altre città furono picchiati, feriti o uccisi?
Per limitarci a questa legislatura, basterà ricordare che gli episodi di “insubordinazione” su base individualistica e di appartenenza territoriale sono stati napoletani : dal rifiuto di un deputato del PD di abbandonare la presidenza della commissione di vigilanza RAI ( eletto dai conterranei del PDL) alla secessione di Bocchino con le sue commistioni politico-sentimentali con deputasse campane e una ministra che minaccio’ di far cadere il governo con le dimissioni.
Anche in questo caso delinquenziale, non va cercata la motivazione politica razionale, va cercata l’offesa fatta a qualche esacerbato individualismo napoletano che per mantenere intatto il suo prestigio ferito interviene come e quando può : con i mazzieri questa volta, con gli incendi delle immondizie altre volte.
Vuole esistere. E se ne frega se le sue azioni provocano effetti favorevoli a questo o a quello.
Anche del primo camion di pneumatici incendiato alla Pirelli dalle BR si disse e scrisse che erano i fascisti perché apparve come acqua tirata al mulino delle destre.
Succede quando non si selezionano le proprie frequentazioni elettorali, se non “dopo”.