Un’operazione anglo-americana di Piero Laporta

 

La polemica sul comando alla Nato è tardiva e posta male. La Triplice ha intrappolato il Cavaliere, in un tunnel di cui non si vede uscita. Come abbia fatto tuttavia non è chiaro. Italia Oggi scrisse, in tempi non sospetti, che la Nato non ha a che fare con questa macelleria bombarola.

Non c’è il presupposto del mutuo soccorso fra alleati, perché è Gheddafi l’aggredito. Non è un intervento concertato in Consiglio atlantico, perché nessuno dei paesi alleati lo ha chiesto. La Lega per tali fondanti ragioni ha esecrato il protagonismo e la precipitazione di Ignazio La Russa, grazie al quale oggi sembriamo e siamo chierichetti di Francia e GranBretagna.

L’ombrello della Triplice è certamente statunitense, contrariamente a quanto sostengono in queste ore personaggi contigui a Washington, come Carlo Pelanda, secondo il quale la Francia si è appropriata dell’operazione. Tesi rilanciata da “il Sussidiario”, vicino a Comunione e Liberazione. L’operazione non consiste solo di bombe e missili,[continua] sul quotidiano Italia Oggi o a questo link

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?id=1706370&codiciTestate=1&sez=hgiornali&testo=&titolo=Un’operazione%20anglo-americana

 
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