L’importanza di disporre di carne da cannone, si può anche capire, ma entro certi limiti. O riceviamo qualcosa in cambio o facciamo la figura degli utili idioti.
Una delegazione americana : Richard Halbrooke
– l’artefice della guerra di Serbia – e il generale Petraeus – il “liquidatore” della guerra in Irak sono a Roma alla riunione NATO per rafforzare lo spirito guerriero dell’alleato e per ottenere dalla sinistra la sordina all’opposizione alla guerra.
La speranza di La Russa di essere i primi ad andar via per primi dalla pietraia afgana , è svanita con la dichiarazione che la Nato si ritirerà entro il 2014 e non è detto che non ci siano altri già prenotati.
Per la prima volta, sembra che l’elogio alle capacità combattentistiche degli italiani non abbia avuto gli effetti che ci si aspettava e sembra che ormai comincino i ripensamenti per risalire le valli che, questa volta noi, abbiamo “disceso con orgogliosa sicurezza”.
Abbiamo negli occhi il deja vu e il ricordo della scorsa volta: gli elogi di Rommel, i servizi fotografici, le parate, gli anatemi contro chi voleva analizzare la situazione alla luce dell’interesse nazionale. C’era il complesso dell’aver tradito la triplice alleanza a favore della triplice Intesa: questa volta avremmo tirato diritto !
Il bis fu dietro l’angolo: Mussolini sostituito da Badoglio ( e si che aveva una maggioranza sicura…), il proclama ” la guerra continua”, il governo che abbandona la propria capitale
senza curarsi di nessuno e di assicurare continuità di legittimità.
Per farla breve, siamo riusciti a far dimenticare “il giro di Valzer” dell’Italietta e adesso siamo alle prese col complesso di Badoglio: è badogliano o no abbandonare l’alleato alle prese con i guerriglieri Pasthun e calmare le acque offrendo alle sinistre il ramo d’olivo della ritirata da un fronte che non promette nulla di buono?
Noi italiani abbiamo fama di imbelli, anche se la Francia ha resistito ai tedeschi per 17 giorni prima di arrendersi, mentre la sola difesa della Sicilia contro gli alleati durò ben 37 giorni ad onta della sproporzione delle forze.
Siamo considerati traditori – epiteto che andrebbe limitato a una trentina di sabaudi – a causa dei fatti di settembre 1943, quando ogni paese ha i suoi comportamenti egoistici quando la situazione lo impone.
La Gran Bretagna di Churchill ha attaccato a tradimento, decimando la, la flotta francese sua alleata mentre era alla fonda nella base di Mers El Kebir nel giugno 1940, per evitarne l’ipotetica cattura da parte dei tedeschi che in Marocco non arrivarono mai.
Anche gli USA non hanno di che essere fieri: durante la battaglia del mare di Giava – febraio -marzo 1942 – ( si, durante il combattimento!) una dozzina di cacciatorpediniere della marina americana, abbandonarono gli alleati ( inglesi, olandesi e australiani) e se la filarono verso l’Australia per ordine giunto dal comando americano, lasciando distruggere gli incrociatori e l’ammiraglio Doorman ( olandese).
Diciamocelo, Tutti peggio di noi. Nostra colpa grave è non aver messo in opera il piano di resistenza ai tedeschi ( l’OP 44) ed esserci cullati nell’idea che ” ad atti di guerra risponderemo con atti di guerra”. Un pò come la storiella degli aerei senza bombe.
Se la riunione di oggi a Roma dovesse consentire di aprire un momento di analisi geopolitica e di riflessione su cosa fare in Afganistan, benissimo.
Se dovesse servire per richiamare all’ordine il governo ed impegnarlo ad aumentare il contingente , far aleggiare il fantasma di Badoglio e del mantener fede alla parola data ecc. allora si aprirebbe – forse non più con la sola sinistra – una frattura che porterebbe il governo ed il ministro della difesa in particolare, a dover affrontare un processo politico che coinvolgerebbe fatalmente tutto il già fragile regime.
Noi A Kabul non abbiamo, ne abbiamo mai avuto alcun ruolo, responsabilità o vantaggio. La storiella che i terroristi si bloccano sul quel fronte è già stata smentita dal ministro della difesa USA Robert Gates. Adesso si ventila l’ipotesi che si deve restare per mantenere la parola o ricevere – questa volta per sempre – il marchio di “Badoglio” Il ministro è scelto bene Il cerino brucia e non vorremmo La Russa abboccase rimettendoci le dita.
Dia retta : in Italia meglio passare da traditori che da fessi.





Commenti
Bravo zio! Diglielo a quelle teste di C….
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Lasciamo perdere le parentele, please
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Meno male che non ha detto nonno!
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