ELEZIONE A SUFFRAGIO UNIVERSALE E DIRETTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. PERCHE e COME.Ecco la proposta di legge in un articolo

PERCHE‘ :La Costituzione del 1948 è secondo un giudizio largamente condiviso tra i cultori del diritto, tutt’altro che esente da imperfezioni, giustificate – per carità – dal clima psicologico e dalle pressioni del momento in cui fu redatta.

Inoltre , per il suo carattere rigido, è apparsa finora impermeabile agli emendamenti suggeriti dall’esperienza e dal mutare delle condizioni politiche.

Uno dei punti di maggior debolezza della Costituzione è quello concernente  il Capo dello Stato. Dai poteri attribuiti al Capo dello Stato dagli artt. 87 e 88 della Costituzione – cioè senza mirare alla creazione  di un sistema presidenziale puro –  risulta sempre più evidente la necessità di una maggiore autorevolezza  nell’esercizio di tali poteri, soprattutto sulla base delle tre considerazioni seguenti:

a) è indubbio che il consolidamento  delle regioni a statuto ordinario si sia realizzato con una carica politica, una complessità ed una potenzialità di conflitti, non prevista dai costituenti che vedevano in questo soltanto una esperienza di tranquillo decentramento;

b) è constatabile,  che il processo di integrazione europea, proprio per poter sfociare nelle auspicate strutture sovrannazionali politiche, richiederà una sempre più netta caratterizzazione dell’identità nazionale e della capacità di rappresentanza permanente di essa, non tanto nel tradizionale agone  diplomatico, quanto in procedure di consultazione e cooperazione al livello dei Capi di Stato;

c) non è svanito il deprimente ricordo delle sedute fiume per le elzioni presidenziali ed aumenta il desiderio della pubblica opinione di partecipare sempre più direttamente alle grandi scelte politiche.

L’elezione a suffragio universale del Presidente della Repubblica risponderebbe a tutte e tre le esigenze:

-rappresentare più vigorosamente l’unità nazionale

-assicurare la continuità dello Stato in momenti di pericolo nazionale o nel processo  di integrazione sovrannazionale in condizioni di parità con gli altri Stati( art 11 della Cost.)

– eliminare le distorsioni partitocratiche  verificatesi nel passato e far partecipare il popolo alle scelte politiche decisive. La Globalizzazione del mondo e dell’informazione chiede che anche gli italiani possano conoscere i propri decisori e giudicarli con rapidità.

Si tratterebbe in sostanza di dare ulteriore sviluppo al principio affermato nella Costituzione, che “la sovranità appartiene al popolo” ( art 1)

COME: ecco un progetto di legge in un solo articolo,  evitando il presidenzialismo puro e restituendo al Parlamento il suo ruolo oggi mortificato. Per assicurare il bipartitismo, serve che ci sia una sola opzione di scelta.  Se c’è più di una opzione, ci saranno sempre almeno tre partiti.

articolo 1

Gli articoli 83, 84 e 86 della Costituzione sono aboliti e sostituiti dal seguente articolo:

” Il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale diretto per sette anni e non è rielegibile.

Può essere eletto ogni cittadinoche abbia compiuto quaranta anni di età, sia nato in Italia e goda dei diritti civili e politici.

L’ufficio del Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica; l’assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.  Entro quaranta giorni prima che scada il termine o in caso di vacanza o impedimento permanente deve avvinire l’elezione del nuovo Presidente; in caso di vacanza o impedimenti temporanei  le funzioni presidenziali sono esercitate dal Presidente del Senato; in sua assenza; dal Presidente della Camera ed in assenza di questo, dal Presidente della Corte Costituzionale.

Le candidature alla Presidenza della Repubblica  devono essere depositate presso la Corte Costituzionale entro sessanta giorni dalla data fissata dal Governo per l’elezione; ogni candidatura dovrà essere accompagnata dalle dichiarazioni di sostegno di almeno duecento deputati, senatori, sindaci, consiglieri regionali, eletti in almeno sei diverse regioni.

I partiti o raggruppamenti politici che vorranno designare i loro candidati mediante  consultazioni primarie, dovranno presentare i relativi regolamenti alla Corte Costituzionale, che ne accerterà la rispondenza a criteri di democraticità e correttezza; lo Stato provvederà a coprire le spese necessarie per lo svolgimento delle consultazioni.

Risulterà eletto Presidente della Repubblica il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti espressi. Qualora nessun candidato ottenesse la maggioranza assoluta,  si effettuerà, entro quindici giorni,  un secondo turno a cui potranno presentarsi solo i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero relativo di voti; saranno ammesse le rinuzie  e le dichiarazioni di appoggio ad uno dei due candidati al secondo turno, da parte degli altri candidati.

Tutti candidati avranno diritto  ad egual tempo di propaganda alla radio e alle TV e riceveranno una sovvenzione per le spese elettorali, fissata di volta in volta con decreto del Presidente del Consiglio. Il candidato che non abbia ottenuto il 5% dei voti, è tenuto alla restituzione della sovvenzione per la quale  ciascun candidato dovrà prestare fidejussione.”

FATE CIRCOLARE/ FATE CIRCOLARE/ SE NON SIETE D?ACCORDO, DITE PERCHE’/

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Commenti

  • Avatar di Angionio Franco Angionio Franco  Il ottobre 5, 2010 alle 4:37 PM

    Concordo sull’idea,anzi,affermo che è tempo di preparare il terreno per il cambio istituzionale.
    Occorre, però, definire le funzioni del Presidente, altrimenti rimangono quelle previste dall’Art. 87 e in tal caso la nomina perderebbe significato.
    E’ necessario,inoltre, definire il suo rapporto con il Parlamento ( due Camere con funzioni diverse ).
    Comunque l’idea è valida.

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  • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il ottobre 5, 2010 alle 4:53 PM

    Internet è tiranno di spazio. In questo articolo ho affrontato la presidenza della Repubblica, non tutta la costituzione. Ribadisco che chi vuole intervenire è libero di farlo. Il sito cresce e non vorrei ucciderlo con interventi fiume! ( e sto ancora imparando a mettere delle foto per renderlo più appetibile.) Il principio importante su cui l’88% degli italiani concorda è che il presendete lo vogliono eleggere loro. A chi obietta che verrebbe eletto Berlusconi, rispondo con due considerazioni. La prima è embeh? e la seconda è che se fosse stato eletto 15 anni fa, adesso sarebbe in pensione da otto anni ! ! !

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  • Avatar di urc urc  Il ottobre 5, 2010 alle 5:05 PM

    E se poi si elegge un barzellettiere?

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  • Avatar di patrizia s patrizia s  Il ottobre 5, 2010 alle 6:00 PM

    Il presidenzialismo non basta a rendere il paese governabile,deve essere il punto di arrivo di una trasformazione profonda.L’unità nazionale non può essere imposta dal vertice, ma nasce dalla base,da qui la necessità del federalismo(che per favore non si definisca solidale,il federalismo è tale e basta)che permetta e,dove occorre, imponga, con vincoli economici,uno sviluppo armonico unico vero collante per il paese.Occorre poi impedire(non so come)la frammentazione dei partiti;in parlamento devono essere solo due,gli eletti che dissentono dalle possibili correnti del proprio partito,si dimettano e vadano a casa;non deve essere permesso la formazione di partiti come proppagini di quelli rappresentati.Diminuzione del numero dei parlamentari, per ridurre il numero d’incapaci eletti;se il parlamento è mortificato lo è perchè rappresentaper alcuni il teatro dove concretizzare la propria smania di potere,per altri un ufficio di collocamento dove affrancarsi dai propri insuccessi.

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  • Avatar di Roberto Fantoni Roberto Fantoni  Il ottobre 6, 2010 alle 9:00 am

    Da presidenzialista dico questo: ai blocchi di partenza tutti i concorrenti devono partire uguali. Oltre alla riforma costituzionale bisogna pensare anche a “strutturarci” da repubblica presidenziale. Indipendentemente dai nomi, chi controlla l’informazione non deve potersi candidare. Il casino che c’è oggi in Italia è dovuto al fatto che gli italiani pensano di esser in una repubblica presidenziale dove si elegge direttamente il Premier. Ma non è vero. E le conseguenze si vedono

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  • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il ottobre 7, 2010 alle 11:51 am

    Rispondo nell’ordine: se si elegge un barzellettiere si hanno due vantaggi: tra una lacrima e l’altra ci scappa una risata e poi , dopo sette anni se ne va. Ti pare poco?
    A Patrizia: sono d’accordo che il federalismo debba essere senza aggettivi. Dietro ogni aggettivo c’è un Dc con la forchetta pronta. Per ottenere la governabilità, sono d’accordo con te che il Presidenzialismo non basta, ma “il meglio è nemico del bene” discutiamo di cos’altro ci vuole, facciamolo pacatamente, troveremo un accordo tra persone non legate a pregiudizi, usando la logica e il contraddittorio. Circa l’eliminazione dei cretini incapaci, mi pare un programma troppo ambizioso. Dobbiamo creare istituzioni a prova di incapaci, come la democrazia americana…

    A Fantoni: hai ragione adesso c’è una zuppa di pesce dal sapore incomprensibile, con vago retrogusto di trota.
    SCusate il ritardo nella risposta. Ero a letto con influenza e non porto il PC a casa.

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  • Avatar di Giovanni Ceccarelli Giovanni Ceccarelli  Il ottobre 7, 2010 alle 2:50 PM

    Cambiare le modalità di elezione del Presidente della Repubblica senza modificarne i poteri (art. 87 e 88 Cost.) mi pare insufficente. A parte che fare una legge di iniziativa popolare e farla approvare dal Parlamento é di solito una utopia; un recente sito (“Ribelliamoci”) indicava come esempio di quelle di i.p. la legge n. 1679 del 1962 !!! (ce n’é qualcun’altra, ma sono pochissime). E fare un referendum e portare la gente a votare quando molti partiti e partitini al più non interverrebbero significherebbe cercare di vuotare il mare col secchiello. Per poi -al meglio, ottenere un risultato molto modesto; é vero che tra il modo di fare il Presidente di Einaudi e quello di Segni o di Scalfaro ce ne corre, ma la situazione secondo me -da ex medico e pensando alla tua influenza- mi sembra quella di voler cambiare l’aspirina con la tachipirina. Ciao. GiC

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