Vi sembra normale che gli Stati paghino 600 volte più caro che le banche private ?
Recentemente, abbiamo saputo, e scritto, che la Riserva federale americana ha prestato alle banche in difficoltà la gigantesca somma di 1.200 miliardi al tasso incredibilmente basso dello 0.01%.
Nello stesso momento, in numerosi paesi tra cui l’Italia, i popoli subiscono in pieno gli effetti dei piani di austerità, dato che i mercati finanziari prestano i soldi a certi Stati – lo hanno fatto con noi italiani – a dei tassi del 6% .
Asfissiati da questi tassi d’interesse, i governi sono spinti a bloccare le pensioni, gli assegni familiari o gli stipendi dei funzionari, ed a tagliare sugli investimenti, ciò che fa crescere la disoccupazione e che ci farà cadere presto in una recessione di un’estrema gravità.
È normale che, in caso di crisi, le banche private, che si finanziano di solito all’1% presso le banche centrali, possano beneficiare di tassi dello 0.01% ma che, in caso di crisi, gli Stati siano costretti, al contrario, a pagare dei tassi 600 volte più elevati ?
Si stanno creando le basi per una grande recessione e per la divinizzazione delle Banche che sceglieranno chi debba sopravvivere e chi no.
Questo commento, tranne questo l’ultimo periodo, viene dal gruppo francese di sinistra Roosevelt2012.fr che pubblica un interessante notiziario in quattro lingue tra cui l’Italiano.
Il gruppo tra l’altro, chiede a gran voce che si separino le banche commerciali dalle banche
d’affari , per evitare rischi ai nostri risparmi e per impedire che le speculazioni contro di noi vengano fatte coi nostri soldi.
Commenti
16 dicembre 2012
Amaramente divertente che l’UE che ha vinto il premio Nobel per la pace attui al suo interno verso ampli strati di popolazione politiche di vero e proprio genocidio economico.
Massimo Morigi
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