COME L’ARGENTINA E’ USCITA DALLA CRISI GRAZIE A UNA POLITICA OPPOSTA A QUELLA CHE VOGLIONO IMPORCI. IL NOBEL USA STIGLITZ CI CONSIGLIA LA SOLUZIONE ARGENTINA. di Antonio de Martini

La guerra di indipendenza dell’Argentina dalle politiche economiche del FMI ( Fondo Monetario Internazionale) e’ costata ” solo” 40 morti ( quanti ne muoiono in Italia in un week end di sbronza in incidenti automobilistici che come noto provocano cinquemila morti all’anno) nei moti di Natale del 2001 ( 19 e 20 dicembre)
Andiamo per ordine.

Negli anni 90, l’Argentina segui pedissequamente le politiche economiche restrittive dettate dal fondo monetario internazionale. – le stesse che stanno propinando a noi e ai greci adesso – chiamate pomposamente ” politiche di aggiustamento”.
Queste politiche compresero lo ” strozzamento” delle classi medie fino al punto di imporre il congelamento dei conti correnti bancari dei cittadini ( il famigerato “corralito”) e di assistere agli assalti degli affamati ai supermercati.

Gli incidenti coi morti, provocarono le dimissioni a meta’ mandato del presidente Fernando de la Rua, con la conseguenza di ottenere in due settimane ben quattro presidenti e una discreta confusione politica ed economica, fino al punto che il governo dichiaro il DEFAULT selettivo ( in pratica non rimborsabilità dei sottoscrittori stranieri che poi furono liquidati al 25% tranne quelli che stanno ancora facendo causa)
Il presidente eletto Eduardo Duhalde svaluto’ ed emano’una legge di convertibilità tra la valuta argentina e il dollaro USA.
DAL 2003……
Con l’elezione di Nestor Kirchner ( partito Justicialista, ossia peronista, con un forte sindacato), inizio assieme ad una politica di svalutazione, il risanamento del debito grazie ad emissioni di titoli di stato a lunga scadenza, rinnovabili, con grandi sconti sul nominale.
Fino ad oggi – con la sola eccezione del 2009 che ebbe lo 0,9 di aumento del PIL a seguito della crisi americana del 2008 – l’ aumento del PIL e’ stato regolarmente tra il 7 e il 10%.
A Nestor Kirchner e’ succeduta la moglie Cristina Fernandez rimasta vedova che ne ha seguito le politiche.
La povertà dal 52 % e’ scesa a poco più del 10% che e’ lo stesso livello cui e’ scesa la disoccupazione che era al24%.
Il nobel per l’economia del 2001, l’americano Joseph Stieglitz ex direttore del FMI , ha suggerito la cura Argentina anche all’Europa, ma i critici gli oppongono due ostacoli
– l’Euro
– la mancanza di materie prime che l’Argentina ha e noi no ( agricole specie)

L’Argentina ha accompagnato queste scelte di politica economica con una politica estera ” continentale” di tipo nuovo: superata l’ OSA ( organizzazione stati americani), si e’ creata la CELAC ( comunità si stati latinoamericani e caraibici) escludendo le due super economie del continente ( USA e Canada). La Comunità si riunisce periodicamente, ma senza creare un segretariato o un ente fisso penetrabile da una lobby.
Si decide ” a consenso” .
Se fosse presa una decisione simile in Europa ( una comunità senza Francia e senza Germania) i due ostacoli non sarebbero più tali. Italia, Grecia , Spagna e Croazia avrebbero il turismo nordico, la Romania e Cipro, il petrolio, la Polonia le derrate agricole e la mano d’opera e tutti assieme l’arma della svalutazione che adesso stiamo imparando ad apprezzare al suo giusto valore.
L’idea di non svalutare le monete e’ tipica dei regimi autoritari come il fascismo che raggiunse “quota novanta” a spese del proletariato italiano degli anni trenta. E non gli servi’a nulla.

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Commenti

  • gicecca  Il gennaio 25, 2012 alle 5:38 PM

    Pochi giorni fa avevo “postato” un mio commento in cui chiedevo cosa si opponesse a seguire anche noi la cura Argentina..Sapere che un ex direttore del FMI, magari non DSK !, ha avuto, sia pure prima di me, la stessa idea mi rende quasi felice. La creazione poi di un’area sud americana non OSA mi riporta ad un’altra “mia” idea, anche questa postata tempo addietro e ricavata dal prof. Zingales:: quella del doppio euro, nord e sud. Se continuo a leggere questo blog, vuoi vedere che mi iscrivo alla facoltà di economia, come mio nipote bocconiano ? giC

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