Abbiamo sentito tutti la favola raccontata dall'” onorevole Angelino” in Parlamento, adesso, sentite la mia.
C’era una volta, in un paese lontano, un tiranno che angariava l’intera corte, compreso il buffone che tentava con fatica di accontentarne i capricci e risolvere gli indovinelli che proponeva, a pena di castighi tormentosi.
Un bel giorno, sua maestà ordinò al buffone di fare un esempio di “giustificazione peggiore della colpa”.
Il povero pagliaccio si sentì in trappola e dopo qualche tiepido tentativo, rassegnato, si arrese.
Mentre andavano verso la gogna, preso da un’improvvisa illuminazione, il buffone allungò la mano verso il lato B del sovrano, palpeggiandolo con gusto evidente.