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L’ARMA SILENTE DEGLI USA SONO LE SANZIONI E IL BLOCCO NAVALE

SEMBRANO UN MEZZO NON VIOLENTO, MA UCCIDONO PIU’ CHE LE GUERRE E SOLO NEMICI.

Carole André-Desornes è una delle poche persone cui riconosco il titolo di geopolitica vera, per la sua indipendenza, lucidità e precisione.

Ha scritto parecchie pubblicazioni di vaglia, inclusa una sul fenomeno non sufficientemente indagato delle donne suicide in Medio Oriente ( la prima é stata una libanese, lo sapevate?). In questa sua opera ( foto a lato), che raccomando, edita dalla libreria orientalista Geuthner di Parigi, analizza, da pari sua, le sanzioni distinguendole dal “ blocco“, essenzialmente navale, ma non meno letale e il boicottaggio, prassi mutuata dai mezzadri irlandesi del XIX secolo.

Inizia dalla guerra di Troia per poi giungere attraverso una gustosa episodica ai giorni nostri. Sono un’arma da sempre usatissima in Eurasia continente troppo vasto e popoloso per poter essere invaso. Un esempio malnoto é stato il blocco navale anglofrancese dell’impero ottomano nel primo conflitto mondiale: efficace al punto da distruggere un impero secolare senza che nessuno protestasse per i cinque milioni e mezzo di turchi morti, civili per la maggior parte. Oggi nessuno ne parla per non dare giustificazioni allo sterminio degli armeni e degli assiri.

Finito il primo conflitto mondiale, ansioso di partecipare a pieno titolo al concerto delle grandi potenze benché la sua partecipazione sia stata più nociva – per via dell’epidemia di ” Spagnola” importata dall’America- che efficace ( gli storici ammettono che il milione di soldati fu più propaganda che realtà, il presidente Thomas Woodrow Wilson, in un discorso tenuto il 4 settembre 1919 al Coliseum dello State Fair Ground di Indianapolis ( Indiana) spiegò le ragioni per cui la delegazione USA alla Conferenza di pace di Versailles tentava di far adottare come strumento contro gli ” Stati canaglia”: Le Sanzioni.

Questa guerra non é stata vinta solo dalle armate del mondo intero, ma anche dallo strumento dell’economia. Senza questi mezzi, la guerra si sarebbe protratta molto più a lungo.. E’ successo che la Germania é stata tagliata fuori dalle risorse economiche del resto del mondo di cui usufruiva non ha potuto sopportarlo. Una nazione boicottata é una nazione sulla via della resa. Applicate questo rimedio economico, pacifico, silenzioso mortale e non ci sarà bisogno di usare la forza. E’ un rimedio terribile. Non costa una sola vita al di fuori della nazione boicottata, ma esercita una pressione tale su quel paese che nessuna nazione moderna può – a mio avviso- resisterle.”

Il discorso, era palesemente indirizzato anche agli alleati , specie agli inglesi che ebbero a dichiarare più tardi che se la guerra fosse durata altre due settimane, non avrebbero potuto reggere alla penuria di generi alimentari, non fu capito dalla pubblica opinione mondiale anche perché l’impero tedesco conosceva lo strumento, avendolo impiegato contro l’Inghilterra col blocco sottomarino. Oggi il numero di stati sottoposti a sanzioni é folto: dalla Russia, all’Iran e si articola in sanzioni di un solo stato a carico di un altro, di organizzazioni internazionali a carico di uno o più stati, di una combinazione di singoli stati e organizzazioni in combinata contro un’entità statale e/o individui in un crescendo mortale.

Pur essendo ormai considerate esiziali, le sanzioni non vengono considerate un atto di guerra benché siano ormai viste come un prodromo di conflitto atto a indebolire il paese preso di mira. Continuando così ogni tipo di reazione sarà considerata legittima rappresaglia in difesa dei propri cittadini.