PRONTUARIO PER AUTOESILIATI : ANDARE A MONACO’ ( attenti:non di Baviera). di Mauro Marabini

Riflessioni su Monaco. E’ un luogo solo per ricchi?
Questa é la domanda che ci sentiamo rivolgere tanto spesso, quando siamo in Italia e informiamo i nostri interlocutori che abitiamo a Monte- Carlo, da conoscenti di passaggio e perfino da
Italiani che vengono spesso in Costa Azzurra , vi hanno seconde case e , come si dice, stanno facendo un pensierino.
Monaco é la residenza di molte persone agiate e titolari di grossi patrimoni. Una cosa da tener presente e che sempre non viene puntualizzata dai soliti disinformati che si occupano di Monaco, è che questo è sì un luogo di grande reputazione turistico e mondana, ma soprattutto un luogo dove si lavora. Pensateci: 36.000 abitanti ,in poco più di due chilometri quadrati, 50.000 salariati; si avete letto bene 50.ooo posti di lavoro , circa 5000 imprese .

Tutta questa gente ha bisogno di spazio per lavorare, per abitare, per vivere,per divertirsi . Quindi le case ed uffici costosi , ma in linea con i costi in altri luoghi pregiati nel mondo , ma non così belli e prestigiosi.
Abbiamo detto 5000 imprese. Grandi , piccole e piccolissime e filiali di multinazionali. Da aziende ad alto contenuto tecnologico al minuto artigianato, con fornai, fruttaroli, pasticcieri, cioccolatai , sartine , muratori, imbianchini ,meccanici e bancarellai .
A Monaco praticamente non c’è disoccupazione e vi sono tante opportunità per trovare impieghi qualificati e per avviare o acquisire attività imprenditoriali. Gli stipendi sono più elevati che in Italia e in Francia, non si pagano imposte- a meno di non essere di nazionalità francese- ma sono dovuti i contributi sociali. Che garantiranno adeguate e sicure pensioni. Il Principato é uno stato sociale a livelli ultra scandinavi, qualcuno dice che i monegaschi sono fin troppo viziati.
Non si pensi pertanto che Monaco sia come Las Vegas, cioè la citta’ del gioco; tutti i settori economici sono rappresentati tranne naturalmente l’agricoltura, anche se la cura dei giardini è molto diffusa . Ci sono 600 giardinieri.
L’industria del gioco da tempo non costituisce più la risorsa principale dello Stato , ma solo il quattro per cento delle entrate fiscali.
Monaco quindi accoglie ricchi signori in pensione, investitori che da li sorvegliano i loro affari in tutta sicurezza , un po’ di gente di spettacolo e un vasto pubblico mondano e brillante.
E poi c’è una Corte, con tutto quello che gira attorno, ma tutto questo non è che una cornice. La cornice é anche nobilitata da una vasta attività culturale promossa e sostenuta dal principe e dalle principesse.
E le Banche danno una mano con sponsorizzazioni e contributi. La cornice é anche un insieme unico di locali e ristoranti ai massimi livelli. A Monaco vi è sempre qualcosa da fare , da vedere . Malgrado tutto questo il paese è comunque accessibile a chi ci voglia andare. Basta essere benestanti oppure trovarvi una occupazione e vivere così in santa pace, in buona compagnia e al sicuro, in un luogo privilegiato sul mare, in un clima meraviglioso, fra Italia e Francia , fuori dalla Unione europea. Detto in massima sintesi per avere la residenza Monaco si deve:
Risiederci, effettivamente, in casa propria o in affitto avere un lavoro
oppure dimostrare di vivere di propri mezzi
avete un conto corrente in una banca monegasca avere fedina penale pulita
Altra domanda e gli italiani?
Gli italiani sono fra 6- 7 000 circa , il venti per cento dei residenti . Chi sono , che fanno?
I più naturalmente lavorano : imprenditori, piccoli , grandi , piccolissimi e medi. Possiedono ristoranti , bar, caffè e negozi, si trovano in società di intermediazione, in agenzie immobiliari . Sono broker di alto livello e assicutatori. Grandi costruttori di immobili, si puo’ dire senza tema di smentita che sono loro che hanno costruito ,nel tempo ed ora ,Monte-Carlo; banchieri e bancari, quadri a tutti i livelli nel settore alberghiero.
Ci sono Italiani che sono venuti tanti anni fa , che hanno fatto fortuna, e che vogliono ritornare vicini all’Italia, ma che si sono installati a Monaco invece che nel loro paese di origine per evitare l’inferno fiscale della Repubblica Italiana.
Attori e gente dello spettacolo, sportivi . Pensionati e vedove benestanti, ma anche coppie con bambini, che frequentano le buone scuole del Principato . A diciotto anni il diplomato italiano nelle scuole del principato parla tre lingue, francese italiano inglese e conosce pure il monegasco. Tutta gente che merita rispetto, tiene alto il nome dell’Italia , gode di buona reputazione , sono motore e linfa del Principato. Non sono evasori, ma residenti stabili. Gli evasori sono quelli che hanno finte residenze e simulano la loro presenza, ma questi non sappiamo chi sono, li scoprono qualche volta in Italia ,non si vedono in giro.
Oggi comunque é molto difficile fare i furbetti. Anche se qualcuno c’è ancora.
Italiani si vedono dappertutto, frequentatori abituali dei loro ristoranti e caffè;
sono numerosi, guarda caso, in Boulevard d’Italie e la vita ruota attorno all’Ambasciata, molto presente, attiva , vicina ai connazionali; fanno vita culturale: quando si presentano libri in italiano si fa il pieno in sala. La nostra lingua aleggia dappertutto dai nonni ai nipotini.
Esiste una intensa attività associativa e l’ambasciata di solito partecipa e coordina .
Vi sono il Comites, comitato italiani all’estero, la Dante Alighieri, gli Imprenditori italiani di Monaco, l’associazione Monaco- Italie, radio Monte Carlo italiana, e perfino l’Accademia Italiana della Cucina.
Una cosa molto importante: pur essendo numerosi e compatti gli italiani non stanno in un ghetto, vivono allegramente mischiati con gli altri grazie al clima cosmopolita di questo luogo e sono ben rappresentati ovunque nelle vari associazioni siano esse benefiche culturali e imprenditoriali. Un romano, naturalizzato Monegasco, fa parte del Governo, come ministro dell’economia.

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Commenti

  • urc  Il agosto 20, 2012 alle 9:15 am

    Ma qui a abbiamo Monte- Mario, cugino di Monte- Carlo, che questa estate ha gli onori della cronaca: brucia per l’invidia!

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    • antoniochedice  Il agosto 20, 2012 alle 10:20 am

      Arde. Meglio dire arde: è più etereo e evita di colpevolizzare i responsabili.
      Se gli abitanti di via Mario Turba non avessero condotto una battaglia contro la Circoscrizione, durata quattro anni – capitanati dalla veneziana Cristiana SALVAGNO – per ridurre il volume della flora selvatica cresciuta senza eliminazione del sottobosco, sarebbe arso tutto il quartiere.
      Per far finire bene il lavoro, gli abitanti della strada si sono anche auto tassati .
      Attendiamo di leggere notizie del politico che si attribuirà il merito della preveggente operazione, per gridare ” al ladro”.

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    • luigiza  Il aprile 21, 2014 alle 5:17 PM

      A Milano abbiamo invece Monte-Stella, ma non é abitato perchè parco pubblico.
      Insomma ogni città si arrangia come può. 🙂

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  • antoniochedice  Il aprile 20, 2014 alle 2:42 PM

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    A MONACO IL BILANCIO DELLO STATO È IN ATTIVO, LE PENSIONI SONO MIGLIORI DELLE NOSTRE E NON SI PAGANO TASSE. IL MINISTRO DELL’ECONOMIA È UN ROMANO. CHIEDETEVI PERCHÉ PRIMA DI ANDARE A VOTARE E DATEVI UNA RISPOSTA.

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