Un aspetto che sembra sfuggire ai più é la fonte di tutto il bailamme che sta affliggendo il globo.
Si sa che c’è una componente monetaria della crisi , ( iniziata negli USA dai governi che si sono succeduti dal 1945 i poi) una componente finanziaria( idem ma dalla presidenza Reagan) , una componente creditizia ( nata in Europa a cura di Francia e Germania) e una componente fiduciaria ( nata nelle banche specie quelle italiane intimidite dagli accordi di Basilea 1;2;3;.
Si indica, tra le cause, una comune componente psicologica , ma si evita di ammettere che è la causa prima dei nostri guai, assieme al terrore del futuro che è – non lo dico io , ma il premio Nobel Konrad Lorenz , se non erro ne ” gli otto peccati capitali della nostra civiltà “- una caratteristica peculiare degli anglosassoni.
Il meccanismo che descrivo, credo che la maggior parte degli uomini l’abbia sperimentato almeno una volta, mentre le donne ne subiscono a volte le conseguenze, ma per loro é come per il mondo l’elettricità: ne usufruiscono senza poterne determinare la natura: il mistero dell ‘erezione, che i latini chiamavano fortuna virilis, sottolineandone la casualità .
Se ci affiora una parvenza di dubbio e se non la esorcizziamo passando all’azione, rischiamo una Waterloo.
C’è chi specula su questa non ignota caratteristica.
L’acquisto delle azioni di borsa – e parliamo di qualcosa considerata sicura – avviene sulla base di uno scontro di opinioni: da una parte un venditore che ritiene che il prezzo sia inferiore al valore del titolo e dall’altra una persona che ritiene che il prezzo possa salire ulteriormente.
Entrambi fanno una scommessa dopo aver fatto una valutazione soggettiva, priva di scientificità.
Nel caso dei titoli derivati, l’irrazionalità é al culmine dato che il prezzo non é determinato nemmeno in contraddittorio, ma immaginato da un singolo venditore-fabbricante che riceve una bella percentuale sulle vendite e lo impone grazie ad un quasi monopolio mondiale di distribuzione.
L’unico limite al rischio é che il titolo viene spezzettato in tante quote minori e distribuito in modo che se si azzera il valore, la fregatura viene ripartita tra molti in base al noto principio matematico del ” mal comune, mezzo gaudio”.
Alla base di questo tipo di iniziativa sta la fiducia, ma ormai c’è la certezza che a un certo punto il gioco si deve fermare e quando la giostra si ferma, si passa al notissimo gioco del cerino acceso che passa di mano in mano.
Più onesto , secondo me é il ” metodo Ponzi” ( meglio noto in Italia come la catena di San Francesco) ugualmente basato sulla fiducia, ma mentre i derivati crollano certamente, la catena di S Francesco crolla solo se la fiducia finisce.
Più onesto quindi il metodo Madoff ( applicato in Italia dal sig Lande di Roma , detto anche ” il Madoff dei Parioli”)che quello scelto dal sistema bancario internazionale.
Con la catena di Sant Antonio il sistema può funzionare anche indefinitamente, a patto che tutti stiano al gioco.
Che il sistema di distribuzione di questi titoli tossici e non, necessiti di vaste complicità é dimostrato dal fatto che tutti gli elementi necessari a questa ” finanza casino'”. ( c’è l’accento, giuro) vengono veicolati gratuitamente da tutti i media, quando – ad esempio- le quotazioni di borsa interesseranno in Italia un massimo di settantamila operatori che comunque attingono a Internet, la quotazione del petrolio interesserà a cinquemila persone a dir tanto, e il tasso di cambio tra euro e yen , posto che sia tempestivo, a tremila specialisti che vegliano di notte a causa del fuso orario.
Perché passano queste notizie ogni sera al TG 1 che si rivolge a ventidue milioni di persone ?
In tutti i casi illustrati, la FIDUCIA é l’ ingrediente principale se non unico ( come per l’erezione, giusto?) . I media danno la fiducia e al segnale dato, la tolgono con dicerie, pettegolezzi, quotazioni allarmistiche e non di rado, previsioni false.
Nel caso dei derivati ed altre forme di titoli ” tossici” il guadagno, per essere tale, ha bisogno che qualcuno fermi la giostra, altrimenti non si possono ritirare le fiches che altrimenti rischiano nei loro giri di tornare al mittente, prima che siano cambiate in denaro contante.
Alla prima truffa sul valore unilateralmente attribuito ai pezzi di carta e senza altra base che un calcolo inventato con l’ altisonante nome di ” algoritmo” , si aggiunge la grassazione vera e propria dell’ALT ALLA GIOSTRA dato da una serie di società di valutazioni di proprietà degli stessi ambienti cui fa capo l’emissione dei titolo tossici, assistiti dal coro dei media che abbiamo descritto.
Ovviamente non basta .
Per distrarre l’attenzione del mondo, sempre gli stessi compari, sempre loro, attirano l’attenzione della pubblica opinione del globo sulle prospettive di rimborso del debito di questo o quel paese, comparandolo ai debiti delle grandi banche d’affari i cui titoli sono di privati spesso nullatenenti.
Ecco perché ci mettono ” sotto osservazione.”, pretendono di conoscere esattamente la nostra ricchezza, propongono di non farci spendere per rastrellare il rastrellabile.
Per non determinare l’identificazione della scomparsa della fiducia sulla attività dei titoli privati ” tossici, ” si attira l’attenzione sui debiti sovrani di Stati nazionali che non hanno mai fatto fallimento.
Ancora una volta, come alle Termopili , pochi greci si stanno sacrificando per difendere l’occidente contro i nuovi barbari. Non lasciamoli soli.
Venite il 31 maggio alle ore 09,30 in via nazionale a Roma davanti alla Banca d’Italia che tiene l’assemblea annuale.
Loro saranno tutti li.