CAPITALISMO E LIBERTÀ. PERDEREMO ENTRAMBE? ( segue)

Questa mattina a ” mattino cinque” rubrica popolare di canale cinque( Mediaset), e’ partito il secondo atto dell’attacco al sistema sociale.
Il professor Antonio Martino, uno dei fondatori di Forza Italia, già ministro degli Esteri nel primo governo Berlusconi e della Difesa nel secondo, messo in castigo in questa legislatura per dissensi col capo e non più intervistato, e’ ricomparso in audio nella rubrica ” la telefonata” ed ha fatto un intervento, fortunatamente non sulle miserie del PDL.
Servono due premesse: il professor Martino, e’ allievo di Milton Friedman ed e’ tornato da Chicago con una moglie americana e rafforzato nelle convinzioni liberali ereditate in famiglia.
Personalmente sono favorevole alla sua proposta, ma avrei preferito l’avesse fatta tre anni fa e non ora in evidente sintonia con l’attacco proveniente dall’estero al nostro paese.
La tesi espressa come commento al governo dei professori, condivisibilissima, e’ che l’Italia ha bisogno non di piccoli esattori del prezzo della benzina, ma di RIFORME. Vero.
La riforma che viene proposta concerne la sanità : Martino vuole che diventi privata e che venga sostituita da un sistema assicurativo privato pagato da chi può permetterselo e chi non può riceve un ” buono” valido per l’acquisto di una assicurazione sanitaria privata.
Anche il calcolo e’presto fatto: si risparmierebbero i 120 miliardi che oggi paga lo Stato, nonché ” l’80% delle spese delle regioni” che notoriamente si occupano prevalentemente di sanità.
Se prima non si investiga sui prezzi delle medicine, tutti trattati da Poggiolini and Company, se non si indaga a fondo sul come gli ospedali comprano le attrezzature dalle multinazionali e del perché ci sono sempre delle intercapedini tra i compratori e le aziende a tutela dei legali rappresentanti delle multinazionali, NON VERREBBE MESSO IN FUNZIONE UN MECCANISMO DI MERCATO, MA CI SAREBBE UN ENORME BUSINESS A MARGINI FORMIDABILI DOVE LE BANCHE E LE IMPRESE , OLTRE AL MARGINE COMMERCIALE, SI IMPADRONIREBBERO ANCHE DEGLI IMPORTI DELLE MAZZETTE CHE OGGI VENGONO INTASCATE DALLA POLITICA E DAI BUROCRATI E CHE POSSIAMO VALUTARE A UN DIECI PER CENTO DEI FATTURATI TOTALI.
Un secondo motivo di opposizione a questa idea, oggi, e’ che i capitali per privatizzare la sanità’ li hanno due entita’ : la malavita e le multinazionali e, francamente, non saprei chi scegliere.

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Commenti

  • Avatar di gicecca gicecca  Il dicembre 9, 2011 alle 12:10 PM

    Forse sono addormentato o risento del Barbera di ieri sera, ma non ho capito. Prima “sono favorevole alla sua -di Martino- proposta”; poi offri due motivi di opposizione alla stessa. Personalmente non vedo chi “paga” il buono offerto a chi non può permettersi 8in base a cosa ?) l’assicurazione privata; secondo, conoscendo le multinazionali del farmaco, preferisco gli eventuali capitali della malavita.
    Comunque, a parte gli scherzi, una riforma privatistica della sanità oggi mi pare -se fatta sul serio- una tale rivoluzione da far diventare quella francese del 1789 una sorta di carnevale di Viareggio. Pensare utopico può fare anche bene, ma per un futuro lontano, non per l’oggi. Vado a farmi passare la sbronza. GiC

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il dicembre 9, 2011 alle 12:23 PM

      Dico, male, la stessa cosa. L’idea e’ a mio avviso, buona, ma non ora perche’ prima bisogna fare pulizia e poi perche’ non c’e’ chi possa farlo con un minimo di senso etico. Il bonus ai non abbienti lo darebbe lo stato, non pi sotto forma di servizi, ma come buono acquisto di una polizza sanitaria. E anche in campo assicurativo, una buona pulizia non guasterebbe.

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  • Avatar di Stefano Gasparri Stefano Gasparri  Il dicembre 9, 2011 alle 3:17 PM

    Anche per me si tratta di un’ottima idea per un Paese che non è l’Italia e per dei cittadini che non sono gli italiani. Forse il Governo tecnico dei professori, che certamente avranno studiato moltissimo il problema, potrebbe varare una illuminata riforma tecnicamente e teoricamente perfetta ma del tutto inattuabile come del resto, parte del cosiddetto decreto salva Italia (e ammazza gli italiani ndr).

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  • Avatar di paolo paolo  Il dicembre 10, 2011 alle 1:46 am

    secondo me tu sei profondomente contro il libero mercato, ma non lo sai ancora

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il dicembre 10, 2011 alle 6:09 am

      Immagino sia un complimento. Sono tanto convinto che ” nessuno e’ perfetto nemmeno il mercato” che ne ho fatto lo slogan della campagna pubblicitaria della mia societa’. Se proprio devo essere etichettato come il vino, direi che sono Colbertiano. Lo Stato puo’ intervenire nell’interesse della comunita’ e operare. Lo fanno tutti gli stati seri. Il nostro non lo e’ che una volta ogni morte di Papa.

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  • Avatar di Anafesto Anafesto  Il dicembre 10, 2011 alle 3:15 am

    Non credo ci si debba molto fidare di quella che io ritengo essere assoluta mediocrità, Antonio Martino ne fa parte in qualità di seguace di quella setta di (a mio avviso) truffatori e psicopatici delle idee del nano (in tutti i sensi: fisico e intellettuale) Milton Friedman.
    Le idee insane di questo mediocre economista furono il motore di sviluppo delle più spietate dittature dell’America Latina, e, proprio ora che l’America Latina se ne sta liberando con immensi vantaggi per le popolazioni, ci vengono propinate qui in Europa da professorini e politicanti dalla nota incapacità di un pensiero razionale.
    Queste persone vanno emarginate o perché palesemente in malafede o perché mentalmente limitati.
    Per quanto riguarda la privatizzazione della sanità, guardiamo pure con occhio disincantato l’obbrobrio statunitense e se vi sono ancora dubbi vediamoci bene il film documentario SICKO di Michael Moore e poi vediamo se le farneticazioni di questo signore sono auspicabili, ma attenzione, ci stanno provando!

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    • Avatar di antoniochedice antoniochedice  Il dicembre 10, 2011 alle 7:47 am

      Caro Anafesto,
      Non riesci proprio a scrivere senza metterci un insulto per le persone che hanno idee differenti dalle tue?
      Prova. Fa un miglior effetto.

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