Il fenomeno è globale ed osservabile quasi ovunque. A forza di diffondere disinformazione all’estero, i servizi segreti la spacciano anche all’interno, dando il via ad un processo irreversibile di degenerazione della capacità decisionale dei vertici politici.
L’occasione per pensarci mi viene dall’ultimo rapporto al Copasir presentato dai nostri servizi segreti e dalla pubblicazione delle memorie dell’ex segretario di Stato USA Colin Powell, il quale ammette candidamente di essere stato menato per il naso dalla CIA quando andò all’ONU a denunziare Saddam Hussein perché ” voleva costruire armi nucleari” ( accusa ora mossa all’Iran) , e per il possesso di ” centinaia di tonnellate di armi chimiche” ( accusa ora rivolta alla Siria) e addirittura di laboratori mobili di armi biologiche”.
Trascorsi dieci anni, Powell ammette che non si è trovato nemmeno un grammo di qualsivoglia materiale di quel genere.
Per questo si è fatta una guerra che ha provocato quasi un milione di morti.