ANGELA MERKEL ENTRO IL 22 NOVEMBRE VUOLE ROMPERE IL FRONTE CHE L’HA SCONFITTA A GIUGNO E MONTI LA AIUTA ROMPENDO L’INTESA CON FRANCIA E INGHILTERRA SUL BILANCIO U.E. di Antonio de Martini

Il bombardamento mediatico sulla rielezione, scontata, di Barak Hussein Obama alla Presidenza degli Stati Uniti, è dovuta, nei media italiani, alla esigenza di non attirare l’attenzione sulla polemica del progetto di bilancio del prossimo settennio della Unione Europea al quale Francia e Inghilterra hanno già dichiarato che opporranno il veto.
Il bilancio infatti, prevede un forte aumento della contribuzione degli Stati Membri, tra cui un aumento abnorme delle pensioni dei funzionari, gli stessi che hanno firmato le varie lettere di tagli dei bilanci di Grecia, Italia, Spagna, Eire, Portogallo. ( vedi mio post del 1 novembre).
Il Presidente del Consiglio si è assunto – oltre alla responsabilità di distrarre da questo dibattito la TV e i giornali che segnano comunque un ulteriore calo dell’8-9% nelle vendite – anche la responsabilità di TRADIRE il fronte dei paesi che bloccarono la Cancelliera Merkel nella notte di SS. Pietro e Paolo al vertice UE e che si andava consolidando con l’arrivo nel gruppo della Gran Bretagna.

La ragione è, a mio avviso, da ricercarsi nell’ambizione di Mario Monti di prepararsi il letto a Bruxelles per succedere a Van Rompuy nella carica di Presidente della Unione Europea e quindi nel desiderio di non scontentare Angela Merkel che – improvvisamente generosa – vuole l’incremento dei fondi UE per assicurarsi la possibilità di offrire finanziamenti ai paesi minori che non fanno parte dell’area Euro ( dieci), che essa vuole indurre ad allontanarsi dall’alleanza che – capitanata da Francia, Spagna e Italia – la mise in minoranza al vertice di Bruxelles.

Se si dovesse ripetere l’alleanza latini+ balcanici al vertice del 22/23 Novembre, decisivo per la sua campagna elettorale contro i socialdemocratici della SPD ( in sintonia con Hollande) in Germania nel 2013, la carriera della Merkel sarebbe senza più prospettive.
Non a caso la Cancelliera è volata a Londra per una cena di seduzione di David Cameron che, come lei, appartiene alla destra europea.
È possibile che il premier Cameron si lasci convincere da qualche succulenta contropartita, ma anche il solo veto francese è sufficiente a bloccare l’iter di approvazione.
L’argomentazione degli oppositori è che l’Europa perderebbe di credibilità se dopo aver chiesto sacrifici a tutti, scialasse in proprio.

Il Presidente della Repubblica Napolitano ha ragione quando dice che oggi ” nessuno stato può farcela da solo”, ma se si cambiano alleati troppo spesso, si ricade nel vizio italico del ” giro di Valzer” , si perde credibilità, e si diventa come dice il padre Dante ” a Dio spiacente e a li inimici sui”.

I trackback sono chiusi, ma puoi postare un commento.

Lascia un commento