Domani alle 16,30 in corso Rinascimento 40 ( Biblioteca Alessandrina) Gianni De Michelis presenta il suo libro ” Mediterraneo in ebollizione” ( cause e prospettive della primavera araba) Boroli editore.
L’autore è stato per anni al centro della politica estera italiana come ministro, fondatore italiano dell’ASPEN Institute e ancora adesso svolge un ruolo importante come Presidente dell’IPALMO. Il suo pensiero strategico è naturaliter legato a quello Atlantico.
Ovvio che egli veda più come una opportunità il nuovo atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti dei nostri vicini meridionali,
mentre personalmente lo vedo come un tradimento vero e proprio: ritengo abbiano rovesciato le alleanze ( anche da noi in Italia) , senza preavviso e a nostro danno.
Il commento di De Michelis sarà indubbiamente di grande spessore intellettuale e di esperienza, avendo egli anche viaggiato intensamente nell’area. La sua passione per la statistica storica ne fa un interlocutore prezioso e la sua disponibilità al confronto non ha paragoni in Italia.
La sua panoramica ci aiuterà in particolare a capire se l’attegiamento statunitense sia frutto di Brinkmanship ( andare fino all’oro del burrone per ottenere il massimo) oppure sia miopia politica di genere che provocherà una serie di conseguenze non solo sul mondo arabo, ma su tutto il resto del globo.
Dei due corni del dilemma, quello più chiaro è quello del conflitto. Resta a vedere come il De Michelis saprà delineare l’alternativa del compromesso e quali saranno i contenuti.
A domani.
Commenti
Comme je te l’avais dit il faut lire le livre de Amin Maalouf et l’on comprend plus que quiconque les mouvements des peuples de la mediterrannee et la geopolitique. Seul quelqu’un qui a suivi et vecu les mouvements islamistes peut en parler
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Rappelle moi le titre car je veux l’acheter.
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Credo la miopia politica sia la nostra a non creare un polo Mediterraneo alternativo alla Merkel ed il blocco filo-tedesco. Con loro non c’e’ futuro checche’ ne dicano per gli intrecci politici-economici. Ovvio servirebbe una rivoluzione, specie da noi, ma non credo le ns. risorse di popoli del Mediterraneo siano cosi’ inferiori, a meno degli atteggiamenti della politica egoista, sprecona e corrotta.
La Francia potrebbe giocare un ruolo importante, specie adesso. Fare la colonia dei tedeschi non esalta nessuno….e poi fuori Europa si potrebbero fare tante cose…con le persone giuste ed i partner giusti. Ovviamente alla larga dagli americani.
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