QUANTO VIVE UN POST SU FACEBOOK? POCO E MALE ED E’SGRADITO? CIAO !

la recente polemica – accompagnata da un blackout mondiale – accesa dalla testimonianza della ex product manager di Facebook FRANCES AUGEN mi ha messo una pulce nell’orecchio e mi sono messo in testa di valutare se fosse più utile postare un articolo su quella piattaforma – che viene sottoposta al controllo censorio di un computer e di alcune congreghe di finocchi-segnalatori, oppure di WordPress dove scrivo liberamente, su questo blog da anni.

Per aver fatto una inoffensiva battuta con un amico di Facebook, sono stato sospeso per tre giorni per via di una denunzia presentata da una associazione omosessuale presa sul serio da un algoritmo.

Ho fatto ” ricorso”, ma non ho avuto alcuna risposta, né riscontro. Dettagli.

Constato però, che sono cinque anni che questa piattaforma non mi comunica dati sui miei lettori ( cinque anni fa mi scrisse che avevo ottenuto quarantamila “like” poi più nulla); che a sicurezza dei dati stiamo come dimostrato dal blackout planetario durato quasi un giorno e se c’é un luogo divisivo e non inclusivo, questo é Facebook che ha , oltretutto la spocchia di un gallo cedrone e le petulanti pretese di eticità di un sacerdote di Minerva.

Per amore di comparazione, ho preso un articolo del http://www.corrieredellacollera.com a caso tra quelli scritti da me su WordPress.

La mia scelta é caduta sull’articolo ” LA PAGA DEL SOLDATO E I PROGRESSI DELLA TECNOLOGIA UCCIDONO I TOP GUN E RIVOLUZIONERANNO IL PENSIERO STRATEGICO” un titolo non particolarmente popolare pubblicato l’11 luglio 2013.

L’anno record é stato il 19 con oltre 4.000 lettori

Dal grafico WordPress ( statistiche) che quotidianamente aggiorna i numeri, vedo che l’articolo ha raggiunto i cinquantamila lettori, nessuno ha cercato di censurarmi e deciso al mio posto se mostrare o meno il post tra i ricordi per un giorno.ibertà di espressione,

Accanto alla testata – che é di mia proprietà- c’é segnato che i miei scritti sono stati visti da oltre un milione di persone , il 10% dei quali residenti negli USA e ho raccolto lettori , numerosi “Think Tank” di oltre novanta paesi sparsi tra l’Irlanda e la Cina, Arabia Saudita inclusa. Posso se voglio incassare una royalty sulle eventuali inserzioni pubblicitarie o chiedere di rimuoverle.

Per far conoscere notizie e i commenti che giudico utili ai lettori fb continuerò a ribloggare i miei “pezzi”, ma senza più scriverci appositamente.

Gli italiani un pò acculturati potrò trovarli più facilmente su Linkedin, dove le persone sono obbligate a pubblicare un curriculum e dove non trovo profili fasulli che insultano e inveiscono, gestiti dall’omogiovanotto pagato dal venditore di profilattici Matteo Salvini oppure mòniti pseudo etici di un algoritmo valido anche per il dialetto tibetano e che mi definisce ” hater”.

Da oggi i miei post li trovi su corrieredellacollera.com, LinkedIn e Twitter.

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Commenti

  • Nevio 🔇  Il ottobre 6, 2021 alle 3:15 PM

    E saremo felici di continuare a seguirLa: l’importante è che non smetta di spiegarci il mondo, lasciandoci in preda a questo piattume

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