IL CORRIERE DELLA COLLERA

Il Sense of humour ebraico è proverbiale, ma da qualche tempo sembra fiorire solo nella diaspora.
Il Teheran Times ha di recente annunziato che una organizzazione iraniana che fa capo a grafici di fumetti satirici, il Sarcheshmeh Cultural Complex , in risposta agli sfottò

su Maometto rimessi in circolazione da “Charlie Hebdo” , ha indetto un concorso a premi – 12.000 dollari USA ( e non rials) al primo, 8.000 al secondo e 5.000 al terzo classificato- da attribuire all’elaborato artistico sulla Shoah, che risultasse risulterà migliore.
La notizia è stata data ai media dal direttore sig.Masud Shojaei-Tabatabaii,
Data limite per la presentazione degli elaborati, il 1 prossimo aprile.

Incuranti della data indicata mondialmente indicativa di ogni tipo di scherzo, del premio in dollari , la cui circolazione è illegale, nonché del bando emesso dell’ente specializzato in fumetti, per la libertà dei quali il mondo intero ha manifestato il mese scorso, il governo israeliano ha inoltrato alle Nazioni Unite una formale richiesta di condanna ( e sanzioni).

Credo ormai prossimo il momento della premiazione e non escludo possa vincere il senso dell’humour premiando l’elaborato della missione israeliana all’ONU.

A due condizioni: perché l’elaborato non sia considerato frutto di plagio dovrebbe essere presentato dal capo missione di Israele all’ONU e non altri.
E che l’elaborato pervenga all’impronunziabile cultural center entro la data stabilita dal bando ( successiva alle elezioni israeliane). Chissà.