ARABI E USA : APOLOGO MAROCCHINO IN QUEL DI MEKNES

A volte accadono cose che consentono di capire alcune verità fino al giorno prima difficili da accettare.
Questa la devo a una segnalazione del lettore ” Donato” che da qualche giorno pare abbia smesso di fare il “troll”.

La soffiata riguardava Bandar Bush, il mitico seminatore di zizzania saudita che ha un buen retiro a Marrakesh e che ha denunziato al prefetto della città marocchina un furto “da diecimila dollari” effettuato mediante utilizzo della propria carta di credito.

La notizia era presentata in maniera da indurre il lettore a credere che il ladro fosse una donna. Ognuno di noi sa che se una donna mette le mani su una carta di credito, non si ferma a cifre tanto modeste.

La parte buona della segnalazione consisteva nella newsletter che non conoscevo e che pur offrendo l’opzione linguistica tra francese e arabo, aveva tutte le istruzioni per abbonarsi e per ringraziare della sottoscrizione, unicamente in lingua inglese.

Spigolando tra le altre notizie, ne ho trovata una che ritengo evocativa dell’attuale fase politica.

Una turista americana viene a cena in un Riad ( equivalente di un bed -breakfast nostrano ricavato nella Medina con una ristrutturazione).

È sola, segno più di incapacità a comunicare che di indipendenza.
Il bisogno di contatti la spinge a interagire con un cameriere dall’inglese fluente e la parlantina da bazar: il clima, le bellezze turistiche, i piatti tipici.

Si passa poi a parlare di un altro elemento dell’immaginario femminile: all’hammam, ed ecco che accanto al massaggio thai e a quello giapponese compare il “massaggio arabo” di cui l’intraprendente famiglio si dichiara esperto e con diploma.

Giunta al caffé la nostra solitaria turista accetta l’idea di salire al piano di sopra per provare il massaggio gratuito testando ad un tempo il virtuosismo del massaggiatore e l’olio di Argan che pare rassodi e tonifichi a meraviglia.

Detto, fatto.

L’arabetto di fronte alla bionda semi smutandata riesce a trattenersi solo il tempo di un paio di toccatine e – novello Cyrano – al fin della licenza, tocca dove non dovrebbe.
L’americana finalmente capisce, lo allontana a spintoni, si riveste e va di filato alla polizia dove deposita una denunzia per stupro ( nemmeno tentato).

Il magistrato comprendendo appieno l’importanza delle rimesse turistiche per le finanze del regno, rinvia a giudizio il malcapitato per stupro.

L’Americana che viaggia da sola e che per scambiare due parole non trova altro che che un cameriere, l’ingenuità che rasenta l’idiozia nel pensare che un massaggiatore esperto faccia il cameriere, il provinciale affidarsi ciecamente a chi parla bene la propria lingua, la reazione quasi manesca, l’insistenza nel chiedere il giudizio punitivo, la partenza lasciando la bega ad altri, tutto mi ha fatto pensare al modus operandi della politica estera USA nel mondo.

Prima o poi forse anche John Kerry troverà qualcuno che lo massaggi avvicinandosi però gradatamente all’obbiettivo e quando se ne accorgerà sarà troppo tardi, proprio come è successo a Bandar Bush.
Ho sentito parlare molto bene del massaggio persiano.

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Commenti

  • Mario Maldini  Il ottobre 3, 2014 alle 8:28 am

    Una volta, sulle spiagge delle mie parti, era molto diffuso il ” massaggio roma-
    gnolo”, al quale le bagnanti dell’Europa settentrionale si sottoponevano con entusiasmo. Molte di loro però non fuggivano, anzi rimanevano a vivere qui…
    Negli anni, tuttavia, questa ” eccellenza ” italiana si è perduta, insieme ad altre.

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    • luigiza  Il ottobre 5, 2014 alle 5:49 PM

      Mario la stessa cosa succedevsa in Liguria che ancor giovincello frequentavo.
      Bei tempi quelli, peccato che il passato non ritorna. 🙂

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  • Alberto  Il ottobre 3, 2014 alle 11:52 am

    considerazione davvero gradevole. ed efficace nel sintetizzare correlazioni tra storielle quotidiane e storia dell’america-del-nord semplificato pensiero

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  • donato  Il ottobre 3, 2014 alle 10:36 PM

    Ringrazio per la menzione.
    Chiamato in causa debbo precisare non ho mai inteso fare il troll od insultare nessuno,tra me ed il sig.De Martini esistono (alcune) differenze di valutazione
    sulle questioni ucraina e siriana.Il Sig.De Martini individua i termini per pacifici
    compromessi a breve ed io no.

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    • antoniochedice  Il ottobre 3, 2014 alle 10:44 PM

      Do atto che non ha mai insultato. Dia atto che finora ho avuto ragione. Le previsioni pessimistiche le ho interpretate come trolling. Prevedere disastri e non intravvedere cosa succederà realmente equivale a errore. Se qualcuno ripete all’infinito che ci sarà una guerra alla fine potrebbe persino una volta aver ragione, ma non avrebbe fatto analisi geopolitica, solo fatto il malocchio. Cordialmente.

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  • antoniochedice  Il ottobre 5, 2014 alle 4:53 am

    A Donato non pubblico link di quel giornale

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  • donato  Il ottobre 7, 2014 alle 12:43 am

    Dettaglio macabro:se non sbaglio Kobane si chiama anche primavera degli arabi……………………………………….

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    • antoniochedice  Il ottobre 7, 2014 alle 9:10 am

      Ain el Arab vuol dire sorgente degli arabi. Lei legge informazioni in inglese e letto ” spring” ha tradotto primavera. Adesso capisco perché le sue visioni sono tanto negative. Fa male alla salute.

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  • antoniochedice  Il novembre 9, 2015 alle 2:52 am

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    Ottobre 2014: il massaggio persiano….

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